Istanbul
Istanbul, nota fino alla meta' del XX secolo in italiano come Costantinopoli, e' la citta' capoluogo della provincia omonima ed il principale centro industriale, finanziario e culturale della Turchia. Con una popolazione di oltre 12 milioni di abitanti, Istanbul (considerando pero' anche i quartieri asiatici) e' il centro municipale piu'' popoloso d'Europa (terzo nel mondo) e la terza area metropolitana piu' popolosa in Europa dopo Mosca e Londra. Istanbul e' una megalopoli situata nel nord-ovest del paese, la quale si estende lungo lo stretto del Bosforo, alla cui estremita' meridionale si situa il porto naturale del Corno d'Oro, e lungo la sponda settentrionale del Mar di Marmara. La citta', divisa dal Bosforo, si estende sia in Europa (Tracia) che in Asia (Anatolia) risultando l'unica metropoli al mondo appartenente a due continenti.
Nel corso della sua lunga storia, la citta' (chiamata Bisanzio fino al 330, poi Costantinopoli sino al 1453, Istanbul o Costantinopoli sino al 1930, e da allora in poi solo Istanbul) e' stata la capitale dell'Impero romano (330-395), dell'Impero bizantino (395-1204 e 1261-1453), dell'Impero latino (1204-1261) e dell'Impero ottomano (1453-1922). Conosciuta anche con l'appellativo di "seconda Roma", e' stata fino alla conquista ottomana nel 1453 una tra le piu' grandi citta' della cristianita', divenendo in seguito per quasi cinquecento anni la capitale di uno dei piu' grandi imperi della storia e crocevia di culture. Quando e' stata proclamata la Repubblica di Turchia, il 29 ottobre 1923, Ankara, che in precedenza aveva servito come quartier generale del movimento cittadino turco durante la guerra d'indipendenza turca, e' stata scelta come capitale del nuovo stato turco. Sin dal 1985 le aree storiche di Istanbul fanno parte della lista UNESCO dei patrimoni dell'umanita'.

Ankara
Ankara, anticamente in italiano anche Angora, e' la capitale della Turchia e, con una popolazione di oltre 4.400.000 abitanti, e' la seconda citta' turca dopo Istanbul. La citta' si estende sull'altopiano anatolico a 938 metri sul livello del mare. E' sede del parlamento turco, del governo cosi' come delle rappresentanze diplomatiche straniere. Situata strategicamente al centro del Paese, funge da crocevia per la rete autostradale e ferroviaria nazionali e rappresenta un importante centro commerciale ed industriale soprattutto per quanto riguarda il settore agricolo. Nel passato la citta' divenne famosa per le capre d'Angora dal lungo pelo dalle quali si ricava la preziosa lana mohair, per il Gatto d'Angora, per il coniglio d'Angora famoso per il suo soffice pelo da cui si trae l'omonima fibra, per la produzione di pere, miele e del locale Moscato. Il centro storico della citta' e' situato su una collina rocciosa che si erge a 150 metri d'altitudine rispetto alle piatte pianure della riva destra dell'Ankara Cayi, un affluente del fiume Sakarya (Sangario). Sebbene sia al centro di una delle aree piu' aride della Turchia e sia circondata per lo piu' da steppe, Ankara puo' essere considerata una citta' abbastanza verde se si considera l'ammontare di aree adibite a parchi pubblici che attualmente ammonta a circa 72 m2 per abitante. Amministrativamente costituisce un comune metropolitano, e' capoluogo della provincia di Ankara ed e' formata dai centri urbani di 16 distretti

Cappadocia
La Cappadocia e' una regione storica dell'Anatolia, un tempo ubicata nell'area corrispondente all'attuale Turchia centrale, che comprende parti delle province di Cesarea, Aksaray, Nigde e Nevsehir. Si caratterizza per una formazione geologica unica al mondo e per il suo patrimonio storico e culturale e nel 1985 e' stata inclusa dall'UNESCO nella lista dei siti patrimonio dell'Umanita'. La regione che attualmente prende il nome di Cappadocia e' molto piu' piccola di quello che era l'antico regno di Cappadocia di epoca ellenistica. Per migliaia di anni, e fino ad oggi, la regione e' sempre stata luogo di insediamenti umani. Vi fiorirono alcune antiche civilta', come quella degli Ittiti, o altre ancora provenienti dall'Europa o dalle stesse regioni dell'Asia Minore, e ognuna di esse ha lasciato in Cappadocia la propria impronta culturale. Le peculiarita' geologiche del sito hanno fatto si' che i suoi paesaggi siano spesso descritti come "lunari". La formazione geologica tipica, un tufo calcareo, ha subito l'erosione per milioni di anni, acquisendo forme insolite ed e' abbastanza tenero da consentire all'uomo di costruire le sue abitazioni ricavandole dalla roccia, dando vita a insediamenti rupestri, piuttosto che a edifici innalzati da terra. In questo modo, i suoi paesaggi lunari sono pieni di cavita' e grotte, sia naturali che artificiali, molte delle quali continuano ad essere frequentate e abitate ancora oggi. La posizione geografica ha fatto per secoli della Cappadocia un crocevia di rotte commerciali, oltre che l'oggetto di ripetute invasioni. Gli abitanti della regione hanno costruito rifugi sotterranei (esempi ancora visitabili sono le citta' di Kaymakli e Derinkuyu) che permettevano a intere citta' di rifugiarsi nel sottosuolo, e di sopravvivervi per molti mesi, senza necessita' di rischiare sortite esterne. La costruzione di queste citta' sotterranee si articolava su piu' livelli ed erano equipaggiate con fori di aerazione, stalle, forni, pozzi d'acqua e tutto quanto fosse necessario ad ospitare una popolazione che poteva arrivare, contando tutte le citta' sotterranee scoperte, fino a 20.000 abitanti. La citta' di Kaymakli ha nove sotterranei, anche se solo quattro o cinque si presume siano accessibili ai turisti, mentre i restanti sono riservati alla ricerca archeologica e antropologica

Valle di Goreme
La Valle di Goreme e' la piu' spettacolare e famosa tra le valli della Cappadocia, disseminata di colonne rocciose intagliate nel tufo che prendono il nome di "camini delle fate", perche' conferiscono alla valle un aspetto fiabesco e surreale e perche', secondo una leggenda, si pensa che i massi tondeggianti che si trovano sulle sommita' siano stati posati da divinita' celesti. Seguendo i sentieri, le scale e gli stretti passaggi che si trovano tra le colonne si scoprono grotte, anfratti, chiese e cappelle splendidamente decorati da pitture murali realizzate in gran parte dai monaci che vissero in questi luoghi tra il 1000 e il 1200. L'area viene considerata un museo all'aperto di grande interesse artistico. Ancora oggi si vedono emergere dalle rocce abitazioni scavate nella roccia e villaggi di tufo vulcanico.

Uchisar
Appena fuori Goreme si entra in una della valli piu' belle della zona, dominata dalla cittadella di Uchisar in roccia naturale, punto piu' alto di tutta la Cappadocia, visibile molto distante anche da altre citta' della regione, quali Urgup e Avanos. Salendo in cima agli affioramenti rocciosi, attraverso i tunnel, le scale e i passaggi che collegano tra loro le stanze intagliate nella roccia, si puo' godere di una vista magnifica di tutta la regione sottostante. Un altro modo per ammirare la zona e' fare un giro in mongolfiera. I "camini delle fate" rivolti a ovest, est e nord di Uchisar furono utilizzati come tombe dai Romani; in altri sono state scoperte delle chiese. Lungo le stradine strette di Uchisar e' possibile acquistare souvenir, kilim e tappeti.

Avanos>
La citta' di Avanos, situata sulle rive del fiume Kizilirmak (Fiume Rosso), il fiume piu' lungo di tutto il Paese, era anticamente nota come Venessa ed e' ancora oggi conosciuta per il suo artigianato, principalmente rappresentato dalla ceramica, risalente al periodo degli Ittiti, dei quali gli artigiani locali continuano la tradizione manufatturiera. E' una destinazione di interesse turistico sia grazie al centro storico con le sue strade pavimentate e alla vista superba del fiume, sia grazie al Festival dell'Arte e del Turismo che si tiene nel mese di agosto.

Pasabag
Il nome di questa localita' significa "il vigneto di Pacha", dove Pacha sta per "Generale" (rango militare), che e' anche un soprannome molto comune in Turchia. Qui, proprio nel mezzo di un vigneto, si osservano notevoli costruzioni a forma di fungo realizzate nella roccia. La localita' e' detta anche Monks Valley (valle dei monaci) proprio grazie a queste formazioni in tufo intagliate a forma di cono, suddivise a loro volta in coni piu' piccoli, che in passato servivano da rifugio agli eremiti. All'interno essi avevano scavato la roccia dal basso verso l'alto fino a creare stanze alte 10-15 metri, dalle quali uscivano solo occasionalmente per prendere il cibo e le bevande offerti dai discepoli. Lo stile di queste formazioni e' nella valle di Pasabag unico e particolarmente interessante.

Konya
Konya e' una citta' sita sull'altopiano centrale dell'Anatolia. Ha una popolazione di oltre un milione di abitanti (stima 2010) ed e' il capoluogo della provincia di Konya, la piu' grande della Turchia.

Pamukkale
Pamukkale, che in turco significa "castello di cotone", e' un sito naturale della Turchia sud-occidentale, nella provincia di Denizli, prossimo all'omonimo abitato. L'antica citta' di Hierapolis venne costruita sulla sommita' del bianco castello che copre un'area di 2700 metri di lunghezza e 160 d'altezza. Puo' essere visto da grande distanza, perfino quando ci si trova sul lato opposto della vallata, a circa 20 km dalla citta' di Denizli. Pamukkale si trova nella regione interna Egea, nella valle del fiume Menderes, che crea un clima temperato per buona parte dell'anno. I movimenti tettonici non solo hanno causato frequenti terremoti, ma hanno anche permesso la nascita di numerose fonti termali. L’acqua che ne sgorga e' sovrasatura di ioni calcio e di anidride carbonica, che forma con l’acqua acido carbonico. Emergendo, l’acqua perde gran parte dell’anidride carbonica, spostando l’equilibrio chimico da bicarbonato a carbonato di calcio che, anche a causa dell’abbassamento della temperatura, precipita dando luogo alle caratteristiche formazioni, costituite da spessi strati bianchi di calcare e travertino lungo il pendio della montagna, rendendo l'area simile ad una fortezza di cotone o di cascate di ghiaccio. Pamukkale e' un importante centro turco per i turisti che viaggiano dalle coste dell'Adalia e del Mar Egeo per vedere questo luogo che, in coppia con Hierapolis, e' uno dei Patrimoni dell'umanita' dell'UNESCO. Esistono pochi luoghi al mondo simili a questo, ad esempio le Mammoth Hot Springs negli USA, le terme di Saturnia in Italia, e Huanglong nella provincia cinese di Sichuan. Sfortunatamente Pamukkale venne abusata nel tardo ventesimo secolo, alcuni hotel furono costruiti sopra al sito, distruggendo parte delle rovine di Hierapolis. L'acqua calda fu incanalata allo scopo di riempire le piscine artificiali degli alberghi. Gli scarichi di queste ultime per anni riversarono le acque reflue direttamente sul sito contribuendo in maniera determinante all'inscurimento delle vasche calcaree. Fu anche costruita una strada asfaltata in mezzo al sito per permettere ai visitatori di raggiungere la parte alta della formazione in bici, moto o a piedi. Inoltre fu concesso a questi ultimi di lavarsi all'interno delle vasche calcaree utilizzando detergenti di natura industriale aggravando ulteriormente il problema. A seguito dei danni prodotti, L'UNESCO e' intervenuta, predisponendo un piano di recupero nel tentativo di invertire il processo di inscurimento. Gli hotel furono demoliti, e la strada coperta da piscine artificiali che sono tuttora accessibili, a differenza del resto, dai turisti a piedi nudi. Una piccola trincea e' stata scavata lungo il bordo, al fine di recuperare l'acqua ed evitarne la dispersione. Le parti brune sono sbiancate lasciandole al sole, in assenza di acqua per diverse ore al giorno. Per questo motivo molte piscine sono vuote. Alcune aree sono coperte d'acqua per un paio di ore al giorno, secondo la programmazione mostrata in cima alla collina. Inoltre il sito e' costantemente sorvegliato da addetti che impediscono ai visitatori di abusare dei luoghi. Grazie a questi interventi il luogo sta lentamente riprendendo il suo naturale colore bianco. L'attivita' vulcanica sotterranea che ha generato le fonti termali, permette anche all'anidride carbonica di fuoriuscire generando quella che viene chiamata "Plutonium", formata interamente da plutone, e che significa "luogo del dio della morte".

Aphrodisias
Afrodisia (Aphrodisias) e' un'antica citta' della Caria in Asia Minore (odierna Turchia). Si trova su un altopiano, ad un'altitudine di circa 600 m s.l.m., presso la valle del Meandro. La zona fu spesso soggetta ai terremoti. L'attuale villaggio di Geyre, nei cui pressi si trova il sito archeologico, si trova nella sottoprefettura di Karacasu e nella prefettura di Aydin (l'antica Tralles), da cui dista circa 100 km, e a circa 230 km da Smirne (Izmir).

Efeso
Efeso fu una delle piu' grandi citta' ioniche in Anatolia, situata in Lidia alla foce del fiume Caistro, sulla costa dell'odierna Turchia e citta' natale dello scrittore Androne di Efeso. La citta' si trovava in quella che e' l'attuale Turchia approssimativamente fra le citta' di Smirne e Aydin. Fu un importante e ricco centro commerciale e dal 29 a.C. fu la capitale della provincia romana di Asia. Tra le rovine, che ne fanno uno dei piu' noti siti archeologici del Mare Mediterraneo, sono degne di nota quelle del Teatro, del piccolo tempio di Adriano, della Biblioteca di Celso e dei numerosi stabilimenti di bagni pubblici. Ridotte a una singola colonna sono invece le testimonianze di quello che fu il piu' celebre monumento di Efeso, e secondo Pausania (4.31.8) il piu' grande edificio del mondo antico: il Tempio di Artemide, una delle Sette meraviglie del mondo, raso definitivamente al suolo nel 401 per ordine di Giovanni Crisostomo, arcivescovo di Costantinopoli. Efeso e' stata la terza citta' piu' potente del mondo antico dopo Roma e Alessandria d'Egitto.

Kusadasi
Prendere il te su una terrazza che scende a picco sul mare. Oppure concedersi una sauna e un massaggio rilassante nel rinomato centro di benessere Belediye Hamami. Racchiuso in una baia, il piccolo porto di Kusadasi vi stupira' con la bellezza di uno degli squarci piu' incantevoli dell'Egeo e con l'accoglienza delle sue moderne strutture turistiche. Dominata da Bizantini e Veneziani, oggi la citta' e' nota soprattutto per il fascino delle sue spiagge e dell'azzurro limpido e incontaminato delle sue acque. Ma anche per una movimentata vita notturna, che anima prevalentemente la costa con discoteche, bar, disco-bar e ristoranti. Qui potete assaggiare il Baklava, dolce a base di miele o il Raki, la tipica bevanda a base di anice, e apprezzare i sofisticati sapori di una cucina considerata tra le migliori del Mediterraneo.

Bodrum
Bodrum (anticamente Alicarnasso) e' un centro dell'omonimo distretto della provincia di Mugla. Bodrum e' diventata, a partire dagli anni sessanta, un centro turistico grazie agli sforzi dello scrittore Cevat Sakir. Oggi e' una stazione turistica assai frequentata, in particolare dalla borghesia di Istanbul e dai turisti stranieri. Bodrum e' inoltre base di partenza o di arrivo di numerose crociere marittime.