Spagna del Nord (Paesi Baschi, Galizia, Asturie, Cantabria, Castiglia Leon)


Bilbao: Bilbao e' una citta' della Spagna settentrionale, la piu' grande del Paese Basco e capoluogo della provincia di Biscaglia. Importante porto marittimo e centro industriale, sorge sul fiume Nervión, e i suoi sobborghi si estendono fin sulla costa del Golfo di Biscaglia. Contando l'intera area urbana si stima una popolazione di circa 935.000 persone (al 2000), che la pone al quinto posto fra le piu' grandi aree urbane della Spagna.
- Mercado de la Ribera: Fu costruito nel 1929 e, con i suoi 10.000 metri quadrati di estensione, e' il piu' grande mercato coperto di tutta l’Europa. Questo singolare mercato generale si trova in pieno centro storico, vicino alla Ría di Bilbao. Possiede uno stile eclettico e monumentale, con un marcato carattere funzionale. Nella struttura interna non ci sono colonne, gli spazi sono completamente aperti e l’illuminazione riveste un’importanza speciale. La luce zenitale che entra dal soffitto attraversa i pavimenti, realizzati in materiale traslucido, generando una luminosita' naturale in tutto il complesso. All’esterno il Mercato della Ribera e' variamente decorato in uno stile Art Deco' che mescola vetrate, gelosie, motivi floreali e altri elementi ornamentali. E non spicca solo per le belle vetrate, ma anche per l’eccellente offerta di pesce e frutti di mare.
- Santiago cattedrale: La Cattedrale de Santiago e' il principale luogo di culto della citta' di Bilbao. Prende il nome dalla ben piu' famosa Cattedrale a Santiago de Compostela, e sorge su un tratto del percorso che conduce alla celebre meta di pellegrinaggio. Con la sua architettura in stile gotico tradisce il periodo di costruzione, stimato intorno al quattordicesimo secolo. Vediamo le principali caratteristiche dell’architettura religiosa. La Cattedrale de Santiago ha delle dimensioni tutto sommato limitate, considerando le altre costruzioni religiose del periodo analogo; tanto che viene assimilata piu' a una chiesa parrocchiale. L’attuale facciata e' stata rifatta, insieme ad altre parti, verso la fine dell’Ottocento; mantenendo il piu' fedelmente possibile le forme medievali. Oltre al portale principale, nella parte piu' a nord della costruzione c’e' la Porta dell’Angelo che conduce al chiostro. Questo ingresso venne realizzato alla fine del Cinquecento quando la Cattedrale venne ampliata, sul terreno prima occupato da un cimitero. Internamente la costruzione e' composta da tre navate, divise tra loro da dei colonnati. La navata centrale e' a sua volta suddivisa in quattro parti, mentre le navate laterali sono arricchite da una serie di cappelle. Si nota nettamente un forte sviluppo verticale con finestre e lucernai, che rendono la chiesa assai illuminata di giorno. Da visitare, oltre alle diverse cappelle citate, la Sagrestia che ha uno stile gotico-rinascimentale. Particolarmente suggestive sono le volte superiori, e le realizzazioni artistiche presenti nello spazio. Tra le cappelle della Cattedrale de Santiago ricordiamo la Cappella della Virgen del Pilar e la Cappella di Santa Lucia. Il nome si rifa' alla chiesa presente a Santiago de Compostela, anche se il confronto tra la pur bella costruzione di Bilbao non e' confrontabile con il piu' famoso luogo di culto, ogni giorno raggiunto da migliaia di pellegrini.
- Guggenheim Museum: Accanto alle costruzioni risalenti al passato, Bilbao sfoggia il bellissimo Museo Guggenheim, architettura moderna realizzata negli anni Novanta. L’originale forma attrae i turisti che visitano Bilbao, e anche le esposizioni interne sono di grande interesse culturale. La costruzione rientra nel progetto di valorizzazione della citta' avvenuto alla fine dello scorso secolo, con degli ottimi riscontri dal punto di vista turistico. La realizzazione del Museo Guggenheim fu affidata all’architetto americanoFrank Gehry e il completamento dell’opera avvenne nel 1997. Complessivamente occupa una superficie di circa 2,4 ettari; quasi la meta' e' riservata alle esposizioni artistiche. La scelta architettonica e' stata quella di assemblare differenti spazi per ottenere un volume articolato e dall’indubbio fascino. Nonostante le critiche ricevute su piu' fronti, sia per l’ingente costo che per la forma stravagante, il Museo Guggenheim non stride rispetto all’ambiente circostante. Soprattutto al calar del sole, quando si specchia sulle acque del fiume e del laghetto sottostante. Chi e' gia' stato al museo avra' notato l’ingresso principale che si trova al termine di una strada di Bilbao. Una volta entrati, noteremo tre diversi livelliche ospitano le altrettante sale del museo, con opere risalenti allo scorso secolo e al periodo contemporaneo. Un ulteriore piano serve a ospitare il sistema di riscaldamento e condizionamento. Se dovessimo sintetizzare il Museo Guggenheim in una parola, o meglio ancora in un materiale, questo sarebbe il titanio. Il metallo e' stato estratto in Australia e successivamente lavorato in Europa. Secondo le intenzioni del progettista, lo scopo dell’utilizzo di questo materiale e' di far “vivere" la costruzione almeno un secolo!
- Ponte Zubi Zuri: Il Zubizuri e' un ponte che collega le due rive del Nervión a Bilbao. Sarebbe uno dei tanti attraversamenti che caratterizzano il tessuto urbano della citta' basca, se non fosse per la forma avveniristica che immediatamente rivela il suo ideatore: Santiago Calatrava. Si trova in posizione centrale e, com’e' consuetudine quando si parla dell’architetto valenciano, ha dato originato a molte polemiche. Il Puente Peatonal del Campo de Volantín, questo e' l’altro nome con cui si identifica il Zubizuri, connette il Campo de Volantín, che costeggia la parte destra del Nervión, con il Paseo de Uribitarte. La costruzione venne avviata nel 1990 per dare un segnale di trasformazione di Bilbao. La realizzazione avvenne, infatti, dopo la fase di deindustrializzazione che ha convertito la citta' basca in una felice realta' turistica della Spagna. Il Zubizuri fu completato e inaugurato nel 1997. Il colore biancocaratterizza il ponte, come gran parte delle opere di Calatrava. L’attraversamento e' sorretto da un arco sovrastante della lunghezza di quasi 15 metri, dal quale si diramano dei tiranti in acciaio. Ai due lati del ponte, ovviamente, ci sono delle rampe di accesso per permettere ai pedoni di percorrerlo; l’intera superficie di attraversamento e' in cristallo! Piu' che per la sua utilita', il Zubizuri e' un’opera architettonica rilevante per i turisti di Bilbao, gia' suggestionati da opere bizzarre quale il Museo Guggenheim. Come tutte le novita', anche questo ponte e' stato oggetto di critiche e diatribe, in particolare tra l’amministrazione comunale e Santiago Calatrava. La prima polemica riguarda la superficie pedonale del Zubizuri, interamente di cristallo: materiale poco adatto per l’alto tasso di umidita' e le frequenti cadute dei pedoni; inoltre ci sono gli alti costi di manutenzione. In piu', Calatrava ha protestato perche' l’amministrazione di Bilbao ha aggiunto un ponteggio a un lato del ponte, per semplificare l’accesso a una strada che conduce piu' rapidamente al centro storico. In ogni caso, il Zubizuri non passa di certo inosservato, creando suggestioni uniche se attraversato di notte!
- Teatro Arriaga: Il Teatro Arriaga e' il principale luogo di Bilbao dedicato alle attivita' artistiche e teatrali. L’architettura che possiamo ammirare ora, durante un soggiorno nella citta' basca, e' la ricostruzione avvenuta dopo la distruzione dell’originario edificio durante le guerre carliste, chiamato "Teatro di Citta'". Benche' Bilbao fosse da sempre sensibile all’arte in tutte le sue manifestazioni, tra cui il teatro, soltanto alla fine del Settecento la citta' si doto' di questa architettura. L’idea di costruire un teatro cittadino venne in mente a una compagnia di strada. Come accennato, l’originario teatro ebbe vita breve per vari motivi: un incendio lo devasto' nel 1816 e pochi decenni dopo fu seriamente danneggiato a causa delle guerre carliste. Il vecchio edificio venne del tutto demolito a favore dell’attuale Teatro Arriaga, che prende il nome da Juan Crisostomo de Arriaga, noto compositore spagnolo. L’inaugurazione del nuovo Teatro Arriaga avvenne nel 1890, perfino con l’ausilio della luce elettrica che illumino' la prima rappresentazione teatrale: La Gioconda di Amilcare Ponchielli. Del tutto inedito, poi, fu un espediente per partecipare all’evento anche a distanza: contando sull’invenzione deltelefono, si escogito' un sistema “avveniristico" dell’epoca, per permettere l’ascolto della musica da casa. La sfortuna sembro' non aver abbandonato neanche il nascente Teatro Arriaga. Nel 1914 un incendio rovino' nuovamente la struttura teatrale, che dopo cinque anni fu nuovamente resa attiva e dotata di un sistema antincendio. Lo stile prevalente del Teatro Arriaga e' quello neoclassico, con una bella facciata esterna e interni che risentono di altre influenze artistiche. Durante l’anno si rende protagonista della vita culturale a Bilbao, con spettacoli teatrali e altre iniziative. Il sito ufficiale del Teatro Arriaga permette di conoscere il programma degli eventi artistici.


San Sebastian: Donostia-San Sebastián (la denominazione ufficiale comprende la doppia versione in basco e spagnolo; in italiano esiste la versione desueta San Sebastiano), e' una citta' situata nella comunita' autonoma dei Paesi Baschi, nella Spagna nord-orientale, che conta circa 185.510 abitanti. È il capoluogo della provincia di Guipúzcoa, parte della comunita' autonoma del Paese Basco. Sorge sul mar Cantabrico, alla foce del fiume Urumea, a circa 20 km dal confine con la Francia. Il pittoresco lungomare di San Sebastián, con le spiagge di Ondarreta, Zurriola e La Concha, la rendono una popolare localita' turistica. È sede vescovile.
- Catedral del Buen Pastor: I lavori per la realizzazione della chiesa, su progetto dell'architetto Manuel de Echave, nativo della citta' di San Sebastián, hanno avuto inizio con la posa della prima pietra, avvenuta nel 1889. Dopo otto anni di attivita', la chiesa neogotica e' stata inaugurata ufficiale nel 1897, alla presenza del re Alfonso XIII e della regina madre Maria Cristina. Inizialmente semplice parrocchia dalla diocesi di Vitoria, la chiesa del Buon Pastore e' stata elevata a cattedrale della nuova diocesi di San Sebastián contestualmente alla creazione della diocesi, avvenuta il 1º luglio 1950 con la pubblicazione della bolla "Quo commodius" di papa Pio XII. Cio' ha determinato nel corso degli anni seguenti una riorganizzazione degli spazi interni e la sostituzione dell'altare neogotico, ritenuto troppo imponente, con uno piu' sobrio nel 1953.[1]


Burgos: Esistono, all'interno delle mura dell'attuale castello che domina la citta', prove di un insediamento umano gia' dal neolitico (4500 a.C.) e nella prima eta' del ferro (850 a.C.). La citta' di Burgos fu senza dubbio fondata come tale da un conte castigliano, tal Diego Rodriguez "Porcelos" nell'884. Alfonso III, nel tentativo di frenare l'avanzata saracena, ordino' al conte di fondare un borgo cintato di mura sulla sponda dell'Arlanzon. L'origine della citta' e', pertanto, militare. Burgos, popolata per mandato reale e sottomessa direttamente all'autorita' dei re di Le'on fino al 930, si trasformo' in capitale del contado di Castiglia quando questo ottenne l'indipendenza dal regno di León con l'aiuto di Fernan Gonzalez. Quando essi si riunirono, nel 1035, essa rimase capitale fino al 1492. Il 27 gennaio del 1512 furono stilate nella citta' di Burgos una serie di ordinanze, le Leggi di Burgos (in spagnolo Leyes de Burgos), il cui scopo era quello di regolamentare il trattamento dei popoli nativi del Nuovo Mondo, che non era garantito dell'Encomienda. Furono le prime leggi che la Monarchia Ispanica applico' per organizzare la conquista del Nuovo Mondo. Burgos e' stata lo scenario di molti conflitti: le guerre moresche, i combattimenti tra León e Navarra, e quelli tra Castiglia e Aragona. È poi diventata teatro di una battaglia in periodo napoleonico e ancora nel XIX secolo. Durante la Guerra civile spagnola Burgos era la base del Governo franchista.
- Cattedrale: La costruzione della cattedrale venne ordinata da Ferdinando III di Castiglia e da Maurizio di Burgos, vescovo di Burgos inglese per nascita. L'intenzione del re era quella di ampliare il tempio in cui si celebrarono le sue nozze con Beatrice di Svevia. Per questo egli contava sulle sue buone relazioni con il vescovo che, con un viaggio in Francia, era andato a prendere ed accompagnare dal suo re la futura regina Beatrice[1]. I lavori iniziarono sul luogo di una precedente cattedrale romanica il 20 luglio 1221, partendo dall'abside che venne completata in nove anni. L'altare maggiore venne consacrato la prima volta nel 1260, dopodiche' ci fu un vuoto di almeno due secoli prima che la costruzione riprendesse. La cattedrale venne completata nel 1567 con la costruzione della guglia posta all'incrocio ("crucero") del transetto e della navata principale. I principali architetti responsabili della costruzione furono un francese del tredicesimo secolo ed un tedesco del quindicesimo. Nel 1417 il vescovo di Burgos presenzio' al concilio di Costanza tornando con il capo mastro Giovanni di Colonia (Juan de Colonia), il quale termino' le torri con guglie di pietra. Tra i piu' famosi vescovi di Burgos si ricordano un erudito del quindicesimo secolo, e lo storico Alfonso de Santa María. Nel 1919 la cattedrale divenne il luogo di sepoltura di Rodrigo Díaz conte di Bivar ("El Cid"), e della moglie Doña Jimena. Il 31 ottobre 1984 l'UNESCO inseri' la cattedrale tra i Patrimoni dell'umanita', unica cattedrale spagnola ad averne l'onore. La parte occidentale in stile gotico francese (quindicesimo secolo) e' costeggiata da torri a sezione quadrata sovrastate da guglie ottagonali coperte da opere in pietra. La facciata, su tre piani, ha una tripla entrata con arco ogivale, ed una galleria racchiusa da una balaustra pinnacolata e da un rosone. Al piano superiore si trovano due finestre ogivali a doppio arco e statue su piedistalli, coronate da una balaustra e lettere scolpite nella pietra: PULCHRA ES ET DECORA, al centro della quale si trova una statua della Vergine Maria. Sulle torri si trovano molte balaustre e terrazze, con altre scritte incise. Le punte dei pinnacoli ottagonali terminano nei quattro angoli. Facciata della Cattedrale, con la fontana di Santa María La pianta cruciforme, con una navata centrale e larghe navate laterali, e' pressoche' nascosta all'esterno dall'aggiunta di quindici cappelle effettuata in tutti gli angoli della navata e in corrispondenza del transetto, dagli stupendi chiostri del quattordicesimo secolo a nord-ovest e dal palazzo arcivescovile a sud-ovest. Le tre navate interrotte da una sola crociera rimandano alle cattedrali di Coutances, Pontigny e Bourges. Sopra la tripla entrata della facciata principale (quella occidentale) si trovano due torri alte ed eleganti, coronate da guglie. Molti degli altari, delle cappelle e dei monumenti situati nella cattedrale sono di interesse storico ed artistico. Le sculture della facciata della crociera rimandano alla scuola di Reims e Amiens. Il portone settentrionale del transetto, noto come "portada de la Coronería", puo' vantare le statue dei dodici apostoli. Sopra le statue alcune finestre ogivali e due guglie contornano il portone. Il portone meridionale mostra gli evangelisti ai loro scrittoi. La grande cappella ottagonale del connestabile e' costruita in stile gotico flamboyant, piena di cavalieri, angeli ed araldica. Era destinata ad ospitare le spoglie di Pietro Fernando III di Velasco, del connestabile di Castiglia e della sua famiglia.


Leon: L'insediamento umano inizia come "castrum romano" della VI Legio (da cui deriva il nome León) fra il 68 e il 70 d.C., sul territorio degli asturi cismontani, popolo celtico del cui derivano i moderni leonesi. Capitale militare della Hispania Romana, con mura fra le piu' importanti dell'Impero e che rimangono insieme alle medievali ancora oggi, in seguito alle invasioni barbariche alla meta' del VI secolo fu una citta' "indipendente" fra gli svevi e i visigoti, gia' cristianizzati e in parte romanizzati che si stabilirono in gran parte della Spagna. Nel 910 essendo gia' da quasi due secoli incominciata la lenta Reconquista, guidata all'inizio da alcuni re goti cristiani come il mitico Pelagio, venne costituito il Regno di León, uno dei regni piu' importanti dell'Europa medievale. Nel regno di León e' nato il parlamentarismo moderno, con le Cortes del 1188 dove i nobili, il clero e il popolo insieme con il re si riunirono per la prima volta in Europa. Il Regno di León possedeva anche "Fueros" in cui veniva garantita la proprieta' individuale, e in cui si assicurava che il re non potesse dichiarare la guerra ne' legalizzare la pace senza il consenso del regno. Nell'anno 1230 il re di Castiglia non rispetto' il testamento di suo padre, re di León, ed "acquisto'" il regno dalle legittime ereditiere, le figlie del re leonese: in questo modo nacque il regno di Castiglia e León. Il regno di León riacquisto' la sua indipendenza dal 1296 al 1301 e comunque mantenne un parlamento proprio fino al XIV secolo ed ebbe moneta propria fino al Rinascimento.
- Cattedrale: La cattedrale e' il capolavoro del gotico maturo in Spagna ed e' ispirata alle grandi cattedrali francesi; e' detta la "Pulchra leonina" per la sua bellezza e la sua "fragilita'". Iniziata nel 1205, fu terminata due secoli piu' tardi e da allora e' rimasta inalterata. La facciata, chiusa da due possenti torri di altezza diversa (a destra in stile gotico fiorito) ha una galleria di bifore sormontata da un rosone e dalla cuspide. In basso tre bellissimi portali, uno differente dall'altro, sono separati da piccole arcature. Al centro la porta di Nostra Signora Bianca, con la statua della Vergine come pilastro centrale, di santi nei piedritti, di angeli negli archivolti e il Giudizio finale nel timpano. A destra e' la porta di San Francesco a sinistra quella di San Giovanni, con una Dormizione e incoronazione della Vergine Maria e scene della Nativita' nei timpani. Il lato destro della cattedrale rivela un magnifico insieme di contrafforti, archi rampanti e finestroni. La testata del transetto presenta un corpo centrale simile alla facciata e tre portali, con belle statue nei piedritti del portale mediano. Bellissima la parte absidale, in parte plateresca, con cappelle poligonali aggettanti. Sono presenti diverse sculture di Alejandro Carnicero.
- Real Basílica di Sant'Isidoro: La Real Colegiata Basílica de San Isidoro o, semplicemente, San Isidoro de León, e' una basilica minore[1] cattolica situata nella citta' di León, in Spagna, dedicata a Isidoro di Siviglia, le cui spoglie sono qui conservate. Risalente al periodo tra XI e XII secolo, si tratta di uno dei maggiori esempi di architettura romanica del paese e ospita il Pantheon dei Re di León.


Astorga: Il primo insediamento umano risale al periodo dei Celto-Liguri, conquistata dai Romani la citta' prese il nome Asturica Augusta e si ingrandi'. È citata da Plinio il Vecchio che la definisce una splendida citta'. Tiberio nel 24-25 costrui' la strada che congiungeva la capitale della Lusitania Emerita Augusta(Merida) con Astorga e una testimonianza della presenza romana sono resti delle mura e dell'Ergastula grande carcere di schiavi visibile oggi nei sotterranei delle casas consistoriales. Nel Medioevo divenne un'importante tappa del Camino de Santiago nel tratto fra León e Ponferrada: qui infatti la via di pellegrinaggio proveniente dal sud, la Vi'a de la Plata, si riuniva al Camino france's, e per questo rafforzo' la sua cinta muraria. La lingua leonese e' ancora parlata nella regione. Durante la Guerra d'indipendenza spagnola (1808 - 1812) Astorga resistette ad un duro assedio da parte delle truppe napoleoniche che risulto' in una dura sconfitta per gli attaccanti. Questo episodio valse alla citta' il titolo di Benemerita. Per i meriti conseguiti dalla citta' e dai suoi abitanti lungo i secoli Astorga vanta il titolo di Citta' nobilissima, leale, benemerita, magnifica, augusta e bimillenaria. Astorga e' sede vescovile ed ha una bella Cattedrale di origini antichissime. Sorge infatti sul posto di una Basilica del III secolo, sostituita poi nel 1069 da una chiesa romanica. L'edificio attuale di stile gotico fiammeggiante fu iniziato nel 1471 ma finito nel XVII secolo per cui risulta un misto di forme gotiche, plateresche, barocche, comunque piacevole.
- Palazzo episcopale di Astorga: Un incendio avvenuto nel vecchio palazzo episcopale lo distrusse completamente. Dato che la citta' non poteva contare su di un architetto della diocesi, il vescovo Grau decise di incaricare la costruzione del nuovo palazzo episcopale al suo amico Gaudí. La amicizia tra di loro era cominciata anni prima mentre Grau era il vicario generale dell'arcidiocesi di Tarragona e inauguro' una chiesa il cui altare era stato disegnato da Gaudí. Quando Gaudí ricevette l'incarico, era ancora molto occupato nel terminare il Palazzo Güell a Barcellona, e cosi' non poteva spostarsi ad Astorga per studiare il terreno e i dintorni del nuovo edificio. Per non ritardare il progetto chiese al vescovo che gli inviasse delle fotografie, disegni e altre informazioni del luogo, che gli permettessero di cominciare a progettare il palazzo in modo che si trovasse in armonia con le edificazioni circostanti. Una volta che ebbe studiato tutto il materiale ricevuto, Gaudí preparo' i progetti e li mando' ad Astorga. Grau si senti' soddisfatto e inizio' i preparativi per ottenere i permessi amministrativi. Dopo che furono introdotte alcune modifiche, il progetto fu approvato nel mese di febbraio del 1889. Alcuni mesi dopo, in giugno, venne posata la prima pietra. Il Palazzo episcopale di Astorga e' un edificio che presenta un aspetto medievale, appropriato per la sua finalita'. La pietra con il quale e' costruito e' rispettosa dell'intorno, specie della cattedrale che si trova nelle immediate vicinanze, cosi' come con la natura che nella Astorga della fine del XIX secolo era piu' presente di quanto non lo sia ora. Cio' nonostante, l'edificio incorpora alcuni degli elementi che caratterizzeranno Gaudí nei suoi lavori futuri, come gli archi dell'entrata principale e il volume situato sopra di loro o le grandi ciminiere che si integrano nelle facciate laterali. La morte di Joan Grau, avvenuta nel 1893, comporto' la quasi immediata rinuncia all'architetto catalano che quindi lascio' incompiuti il piano superiore e il tetto dell'edificio. Questi vennero terminati un decennio piu' tardi, con soluzioni piu' modeste, dall'architetto madrileno Ricardo Garcia Guereta. Egli comunque fu estremamente rispettoso del progetto originale di Gaudi' nella scelta dei motivi decorativi in granito e ferro battuto. Il palazzo ha una pianta a croce greca. L'interno e' distribuito su quattro livelli: il seminterrato, il pianterreno destinato all'amministrazione, quindi alla segreteria e al provveditorato, un piano principale destinato agli alloggi del vescovo comprensivi di una cappella di una sala del trono e di uno studio e il sottotetto. Gaudi' propose una grande varieta' di capitelli, con forme ispirate alla natura, alla tradizione, all'arte mudejar o addirittura che evocavano gli abaci a stella che decorano la cappella bassa di Sainte-Chapelle di Parigi. Gaudi' ideo' poi tre enormi angeli di zinco per collocarli nei punti piu' alti del tetto del palazzo. Essi giunsero ad Astorga solamente nel 1913 e ora si trovano nei giardini del palazzo. Il palazzo in realta' non fu mai residenza episcopale. Nel 1956 il vescovo Castelltort decise di risiedevi, ma mori' durante un sopralluogo.


Lugo: Inizialmente era un accampamento militare e poi si trasformo' in una delle tre capitali amministrative della Gallaecia, la provincia romana che occupava il nord-ovest della penisola iberica (le altre due erano Braga e Astorga). Fondata con il nome di Lucus Augusti, dalla parola latina lucus, luci che significa "bosco sacro" (secondo interpretazioni recenti "il bosco parzialmente illuminato ove si compivano i sacrifici"). Secondo altri studiosi il toponimo di Lugo potrebbe derivare dal nome di una divinita' celtica, lugh ("figlio del Sole"), che richiamerebbe tuttavia lo stesso significato della parola latina lux, lucis ("luce"), dalla comune radice protoindoeuropea leuk ("luminosita'"). Tradizionalmente si e' sempre creduto che il cardine ed il decumano del primo insediamento romano si trovassero lungo le attuali Ru'a San Pedro e Ru'a Nova e che la attuale Praza do Campo fosse situata dove prima era il Foro. Recenti scoperte archeologiche, tuttavia, dimostrano che esisteva una grande piazza pubblica che occupava quello spazio del centro compreso tra Ru'a Doutor Castro fino a Ru'a do Progreso, includendo gran parte della attuale Praza de San Domingos. Tra la fine del III e l'inizio del IV secolo d.c. furono costruite le mura che -caso unico al mondo- si conservano oggi completamente integre e circondano tutto il centro della citta' e sono inserite dal 2000 nella lista dei Patrimoni dell'umanita' dell'UNESCO. Secondo alcuni autori dopo l'epoca romana Lugo rimase praticamente deserta e durante l'Alto Medioevo sarebbe stata occupata solo dal clero. Nel 1129 inizio' la costruzione della cattedrale romanica, progettata da Raimondo di Monforte e dedicata a Santa Maria detta "degli occhi grandi". La pala rinascimentale che era sull'altare maggiore si ruppe in conseguenza di un terremoto (terremoto di Lisbona del 1755) e fu divisa in vari frammenti; i due maggiori furono posti alle due estremita' della navata. Durante il Basso medioevo Lugo fu un centro di pellegrinaggio, contando la cattedrale su di uno speciale privilegio che conserva ancora: quello di esporre al pubblico un'ostia consacrata per tutte le ventiquattro ore del giorno (il calice con l'ostia nello stemma della citta' simboleggia proprio questo). Sono invece del periodo gotico la chiesa di San Francisco (oggi San Pedro) e quella di San Domingos. Fino al 1833, anno della creazione dell'attuale divisione amministrativa spagnola che la nomino' capitale provinciale, Lugo rivaleggiava con altre due citta' della zona: Mondoñedo e Ribadeo. Trasformata in capitale Lugo crebbe di importanza e popolazione fino ad oggi. Nel 1903 fu fondato l'unico quotidiano locale oggi esistente: "El Progreso". Nel 1972 si pose mano a forse la piu' grande riorganizzazione urbanistica dai tempi dei romani con la demolizione di circa 1500 tra edifici e capanne che erano "appoggiati" alle mura, ridando alla cinta muraria la sua antica fisionomia.

Santiago de Compostela: Santiago di Compostela (in spagnolo e in galiziano Santiago de Compostela, nota in italiano anche come San Giacomo di Compostella) (ab. 97.000 circa) e' la citta' spagnola capoluogo della comunita' autonoma della Galizia. Situata nella provincia de La Coruña, e' stata nel 2000 capitale europea della cultura. La sua notorieta' e' dovuta al fatto che da oltre un millennio e', secondo la tradizione cristiana, sede delle spoglie mortali di Giacomo il Maggiore, apostolo di Gesu'. Santiago di Compostela, e il famoso cammino del pellegrinaggio omonimo, sono stati dichiarati patrimonio dell'umanita' dall'UNESCO nel 1985. La citta' e' sede del governo autonomo Galiziano (Xunta de Galicia), luogo di peregrinazioni religiose di devoti provenienti da tutto il mondo e sede universitaria con piu' di 500 anni di storia. Le spoglie mortali dell'apostolo sono conservate nella maestosa cattedrale costruita nei secoli a tale scopo, e tappa finale del cammino di Santiago di Compostela. Il 23 ottobre 1987 il Consiglio d'Europa ha riconosciuto l'importanza dei percorsi religiosi e culturali che attraversano l'Europa per giungere a Santiago di Compostela dichiarando i percorsi "Itinerario di devozione Europeo" e finanziando adeguatamente tutte le iniziative per segnalare in modo conveniente "El Camino de Santiago". Era considerata - prima del viaggio di Cristoforo Colombo, nel 1492 - il limite occidentale estremo conosciuto della Terra, la finis terrae. Molte le leggende fiorite nel tempo intorno a questa localita': una di esse la vuole come punto di congiungimento delle anime dei morti pronte a seguire il sole nel suo corso per attraversare il mare. In realta' e' meta fin dal Medioevo di importanti pellegrinaggi di fedeli, che la ritengono un punto centrale della cristianita'. La tradizione vuole[senza fonte] che nell'anno 813 un eremita di nome Payo, diminutivo di Pelayo (Pelagio), venisse attirato da alcune strane luci a forma di stella sul monte Libredo'n dove esistevano antiche fortificazioni (probabilmente di un antico villaggio celtico). Il vescovo Teodomiro, interessato dallo strano fenomeno, scopri' in quel luogo una tomba che conteneva tre corpi, uno dei tre aveva la testa mozzata ed una scritta: "Qui giace Jacobus, figlio di Zebedeo e Salome'". Alfonso II, re delle Asturie e della Galizia, ordino' la costruzione sul posto di un tempio, ove i monaci benedettini nell'893 fissarono la loro residenza. Iniziarono cosi' i primi pellegrinaggi alla tomba dell'apostolo, dapprima dalle Asturie e dalla Galizia poi da tutta l'Europa. Venne cosi' fondato il Santuario di Santiago di Compostela, divenuto in seguito Cattedrale e poi Basilica minore[3]. Questa e' considerata la versione ufficiale e sostenuta dalla Chiesa Cattolica nel corso dei secoli. Non va dimenticata anche una narrazione alternativa, non meno priva di sostegni storici, ma sicuramente meno gradita alle autorita' religiose, secondo la quale in questa Cattedrale e' sepolto il vescovo eretico Priscilliano, processato e decapitato a Treviri nel 385. È considerato il primo martire cristiano vittima dei cristiani.[senza fonte] Diventato patrono dei cristiani iberici, Santiago (definito, col fratello Giovanni, nel Vangelo secondo Marco, 3,17 Boanerges, ossia "figli del tuono", e "fratello di Gesu'"), fu accreditato da parte di vari devoti di attiva partecipazione a cruenti fatti d'arme contro i musulmani di al-Andalus che attaccavano i pellegrini diretti al sepolcro del santo che, biancovestito, avesse ucciso di sua mano non pochi "infedeli". Da qui il soprannome (rimasto poi nella storia del Cristianesimo spagnolo) di Santiago Matamoros: san Giacomo uccisore di Mori. Gia' nel IX secolo la sede di Santiago era di gran lunga la piu' prestigiosa della Cristianita' iberica e l'autorevolezza del responso del vescovo di Santiago era seconda solo a quella papale di Roma e il suo pellegrinaggio il terzo di tutta la Cristianita', dopo Gerusalemme e Roma.[senza fonte] Santiago di Compostela fu distrutta nel 997 dall'esercito musulmano di Almanzor e poi ricostruita da Bermudo II. Ma fu il vescovo Diego Xelmírez ad iniziare la trasformazione della citta' in luogo di culto e pellegrinaggio, facendo terminare la costruzione della Cattedrale iniziata nel 1075 arricchendola con varie reliquie. Parco Alameda. Tra squilibri sociali che ostacolarono lo sviluppo economico della citta' e la scoperta dell'America, che concentro' i commerci al Sud della Spagna, Santiago di Compostela conobbe un lungo periodo d'ombra. Nel XVI secolo fu inaugurata l'Universita' che diede grande impulso intellettuale; nel XVII e XVIII secolo il risveglio economico e culturale e' continuo fino ad arrivare ai nostri giorni quando, con la celebrazione nel 1993 dell'anno Giacobeo, inizia una fase di nuovo splendore per la citta'. Monastero di San Francisco. Il 24 luglio 2013, alla vigilia dei festeggiamenti patronali, la citta' e' stata teatro di uno spaventoso deragliamento ferroviario, che ha provocato 85 vittime; la causa e' stata l'alta velocita' con cui il guidatore conduceva il convoglio.

Oviedo: Sin dalla sua fondazione (VIII sec.), l’antica Ovetum e' sempre stata molto legata alla monarchia asturiana, arrivando addirittura a essere la capitale del Regno. È per questo che oggi ritroviamo un centro storico di chiaro sapore medievale, regolato in tempi moderni da un accurato tracciato urbano facile da percorrere. Un centro storico pedonale fa si' che passeggiare per Oviedo sia un vero e proprio piacere, dall’Universita', fino alla Cattedrale, e dal palazzo del Marque's de San Fe'lix fino al Camposagrado. Un percorso adornato con statue che sorgono dai marciapiedi, in luoghi dedicati alla sua storia. Per riposare, numerose piazze e piazzette costellate di chigres (sidrerie).
- Cattedrale: La cattedrale di Oviedo, sebbene presenti uno stile prevalentemente gotico, consente al turista di rintracciare diverse e chiare manifestazioni del barocco e del rinascimento. Sorge su una basilica costruita da Fruela I in onore di San Salvador. I lavori di edificazione ebbero inizio nel XIII secolo e si conclusero nella seconda meta' del XVI. La facciata e' opera di Juan de Badajoz e di Pedro de Buyeres. La torre (sec. XV) attira l'attenzione per la snella guglia traforata. La chiesa e' formata da tre navate con cappelle laterali, transetto e deambulatorio rinascimentale. Diversi motivi vegetali decorano i capitelli delle alte colonne che sostengono il soffitto della cattedrale. La pala d'altare maggiore, ricca di piccoli baldacchini traforati, illustra la vita di Cristo con dipinti in stile gotico e d'influsso fiammingo. Nella cappella del re Casto si trova il Pantheon Reale in stile barocco, dove sono sepolti i sovrani d'Asburgo. L'affresco della volta della sagrestia, anch'essa barocca, e' opera del pittore Martínez de Bustamante. Nel chiostro e' stato allestito il Museo Diocesano che raccoglie importanti reperti archeologici. La Camera Santa, iscritta nell'elenco del Patrimonio Mondiale dall'Unesco, e' integrata nella Cattedrale e custodisce il Tesoro della Cattedrale, al cui interno si segnalano la Croce degli Angeli, la Croce della Vittoria, la Scatola di Agate e l'Arca Santa.
- Foncalada: È l’unico esempio di costruzione a carattere civile con fini di pubblica utilita' dell’Alto Medioevo. Appartiene al complesso monumentale di Oviedo e del Regno delle Asturie, dichiarato Patrimonio dell’Umanita' dall’UNESCO. Costruita durante il regno di Alfonso III Magno (866-910), protegge una sorgente d’acqua potabile che sgorga dalla terra ed e' raccolta in una piscina coperta da un edificio di blocchi di pietra, a pianta rettangolare con arco e volta a botte rialzata, sormontato da tetto a doppio spiovente. Sul frontone e' scolpita in rilievo la Croce della vittoria con l’alfa e l’omega sull’estremita' dei bracci, e l’arco semicircolare e' rialzato e composto da grandi conci di pietra. Alcuni blocchi di pietra riportano iscrizioni religiose.


Gjion: Sulle rive del mar Cantabrico, Gijón rappresenta una bella sintesi di sapore marinaro, patrimonio monumentale e una struttura urbanistica moderna sviluppata lungo il litorale. Il porto turistico testimonia una storia fortemente legata al mare. È stata finalista del programma EDEN della Commissione Europea (Destinazioni Europee d'Eccellenza), che riconosce l'eccellenza delle proposte di turismo sostenibile. Diverse costruzioni di interesse risalgono a tempi remoti della storia cittadina, quando era insediamento romano, alla fase di sviluppo a partire dal XVI secolo, quando i Re Cattolici decisero di creare un porto, e quindi all'Illuminismo che diede un forte impulso a questo territorio, soprattutto grazie a Gaspar Melchor de Jovellanos. Il centro storico di Gijón e' composto dalla fortezza di Santa Catalina e dal quartiere di Cimadevilla, originariamente di pescatori. In questa fortezza si insediarono i suoi primi abitanti e proprio la fortezza fu scelta come sede dell'"Elogio dell'Orizzonte", un'opera monumentale dello scultore basco Eduardo Chillida. Da questo punto, abbiamo una delle migliori vedute del mare Cantabrico, la Costa Verde e Cimadevilla. In queste strade, fra la spiaggia di San Lorenzo e il molo sportivo, s'incrociano resti romani, palazzetti ed antiche abitazioni di pescatori.

Comillas: A 50 chilometri da Santander si trova Comillas, dichiarata complesso storico-artistico. Sulle sue strade lastricate di pietra e sulle sue piazzette, si affacciano dimore nobiliari e torri ed edifici in stile modernista. Risaltano El Capricho, un edificio di Antoni Gaudí, con il suo inconfondibile portico e le decorazioni ceramiche dei suoi muri; il Palazzo di Sobrellano, edificio in stile neo-gotico, e l'Universita' Pontificia, che domina tutta la localita'. Comillas possiede spiagge di sabbia fine, ideali per praticare gli sport acquatici. Vicino alla spiaggia si trova il Parco Naturale di Oyambre, un’ampia zona costiera con dune, scogliere, lagune e un estuario, di enorme importanza dal punto di vista ornitologico. Vi consigliamo di realizzare escursioni a piedi in uno dei sentieri che attraversano la localita'.
- El Capricho: Opera di Antonio Gaudí del XIX secolo, in essa lo stile modernista fonde musica e architettura producendo un effetto assolutamente innovativo. Elementi arabeggianti (piastrelle, mattoni a vista, ecc.) incontrano neogotico e forme arborescenti, mentre spicca sul complesso la torre cilindrica decorata da girasoli di ceramica. Meritano particolare attenzione anche le vetrate, che raffigurano soggetti legati alla musica e alla natura (animali che suonano diversi strumenti). L’ornamentazione in ferro battuto risponde all’intento di rottura degli schemi tradizionali. Visita circa 30 minuti.