Portogallo


Lisbona: (1999 - 2015) Affascinante groviglio di passato e presente, e' una citta' bizzarra e antiquata, eccentrica ma non appariscente, una capitale in espansione che guarda al futuro con spirito intraprendente. Adagiata su sette colli lungo le sponde del Rio Tejo (fiume Tago), Lisbona ha attratto coloni e mercanti nel corso dei secoli. Benche' piuttosto estesa, Lisbona e' una citta' che si lascia scoprire a piedi. Il cuore della citta' e' attraversato da ampi viali alberati fiancheggiati da palazzi in stile liberty, marciapiedi con selciato a mosaico e caffe' coi tavolini all'aperto. Durante gli ultimi anni la citta' ha subito numerose opere di rinnovamento urbanistico. La vecchia e sonnacchiosa Lisbona sta ormai per scomparire.Luoghi da visitare:
- Parque Eduardo VII: un parco unico nel centro della citta'. Questo luogo offre ai visitatori vari punti di interesse in netto contrasto con l’agitazione della sottostante Avenida da Liberdade. Oltre agli spazi verdi ottimi per passeggiare, merita una visita la Serra Fredda (Estufa Fria), un giardino ricco di specie della flora di tutto il mondo, che fanno la gioia di grandi e piccini. L’atmosfera di questo giardino dalla ricchezza botanica unica e' indimenticabile. Al Parco Edoardo VII potrete godervi anche uno dei panorami piu' ampi sulla citta' di Lisbona, diverso da tutti gli altri che si possono scorgere in citta'. In cima al Parco (alto do Parque), si gode un panorama unico del centro della citta' in cui sovrasta la famosa Statua del Marchese di Pombal. Piu' in alto ancora troverete il Giardino Amália Rodrigues, recentemente costruito in onore della cantante, dove potrete godervi splendidi momenti di relax. A fine primavera si svolge al Parco Edoardo VII una delle manifestazioni culturali piu' importanti della citta', la Fiera del Libro (Feira do Livro). Se siete a Lisbona in questo periodo, vi consigliamo una visita. Oltre all’offerta diversificata di libri, e' palco di vari avvenimenti e manifestazioni culturali che troverete sicuramente interessanti.
- Praça do Marquês de Pombal: Ai piedi del Parque Eduardo VII si trova Praça Marques de Pombal, anche detta Rotunda (letteralmente ‘rotatoria’), che e' anche la stazione principale di scambio della metropolitana di Lisbona, e l’area con piu' traffico pedonale e automobilistico della citta'. Al centro della Piazza si trova una statua di 9 metri dedicata al Marchese di Pombal con in mano un leone, posta sopra un plinto di 34 metri, a ricordo della ricostruzione di Lisbona in seguito al terremoto del 1755. Il piedistallo in pietra rappresenta scene della ricostruzione ed anche del terremoto stesso e dello tsunami che ne segui'. E' diventata famosa la risposta che il Marchese diede in merito a cosa dovesse essere fatto dopo il disastro: "Seppellire i morti e dar da mangiare ai vivi". Nonostante la calamita', non si svilupparono epidemie e nel giro di un anno la citta' era gia' in fase di ricostruzione nello stile classico Pombalino che e' diventato adesso rappresentativo della citta'. I maggiori alberghi di Lisbona si trovano tutti a quattro passi dalla rotatoria.
- Igreja do Carmo: Il Convento do Carmo e l’annessa chiesa Igreja de Nossa Senhora do Monte do Carmo do Rio de Janeiro furono fondati nel 1389 come convento dell’ordine delle Carmelitane dal cavaliere portoghese Nuno Álvares Pereira. Il convento fu dapprima abitato nel 1392 dalle suore carmelitane di Moura (Portogallo sud-orientale). Sfortunatamente il terremoto del 1755, seguito da un incendio, distrusse la maggior parte del convento, della chiesa e della biblioteca che conteneva 5000 volumi. Sebbene il convento fu ricostruito (a differenza della chiesa, le cui rovine rimarranno a testimoniare il terremoto) all’inizio del XX secolo in stile neo-gotico, viene adesso utilizzato come quartier generale dalla Guarda Nacional Republicana (GNR). I resti della chiesa sono visibili dalla Praça do Rossio, con la sua caratteristica finestra a rosa e cinque contrafforti sospesi. Vale la pena di visitare il piccolo museo situato all’interno della chiesa, con i suoi manufatti preistorici e la tomba decorata del Re Ferdinando I e perfino la mummia di un indiano peruviano.
- Praça dos Restauradores: Questa piazza spaziosa in centro citta', tra l’Avenida da Liberdade e la piazza del Rossio, ospita un obelisco innalzato per commemorare la liberazione del paese nel 1640, dopo 60 anni di dominio spagnolo, ed e' circondata da un marciapiede coperto da mosaico calçada in bianco e nero. Sul lato occidentale della piazza si trova il palazzo Foz appena restaurato e risalente al XVIII secolo, dove si trovano gli uffici dell’Ufficio nazionale del turismo, mentre sul lato orientale si trova l’Hard Rock Cafe' di Lisbona che attira centinaia di turisti nostalgici e che e' situato all’interno del Condes, un cinema degli anni ’50. Vi e' anche un favoloso edificio art de'co noto come cinema Eden e progettato dall’architetto Cassiano Branco. I lati della piazza sono pieni di caffe' e spostandosi verso il Rossio si passa accanto alla meravigliosa stazione ferroviaria in stile Neo-Manuelino del Rossio.
- Arco Triunfal: Costruito sulla scia del disastro del 1755, questo arco di trionfo e' la prova che nulla "nemmeno un sisma di grado 9 sulla scala Richter" puo' turbare a lungo Lisbona. E' un tripudio di colonne con statue di personaggi come Vasco da Gama ed il Marques de Pmbal, coronato da figure allegoriche che rappresentano la Gloria, il Genio e il Valore, realizzata dal francese Calmels. La struttura presenta, inoltre, su ogni lato una figura distesa che simboleggia, rispettivamente, il Tago a destra e il Douro a sinistra.
- Praça do Comercio: In passato chiunque arrivasse in nave sbarcava qui, e ancora oggi si avverte la sensazione che questa zona gremita di gente e di tram sia la porta d’accesso alla capitale. Con i portici settecenteschi e l’arco di trionfo, questa e' la citta' monumentale al suo meglio.passeggiate sul lungofiume, osservate la statua equestre e leggete la storia della citta' scolpita nella pietra. Conosciuta anche come Piazza del Palazzo, poiche' qui si ergeva il Palazzo Reale Ribeira, la piazza subi' una completa trasformazione in seguito al grande Terremoto del 1755. L’area, delimitata su tre lati da edifici classici con facciate intonacate di giallo, ospita al centro la statua equestre settecentesca di Don Jose' I.
- Elevador de Santa Justa: Questa incredibile struttura neogotica risale al 1898 ed e' un vero e proprio precursore dei moderni ascensori. Dotato di cabine di legno e ottone, fu azionato prima dal vapore e poi dall’energia elettrica ed e' inserito in una torre di ferro che per molti aspetti ricorda la struttura della Tour Eiffel. Ai tempi venne considerato un azzardo progettuale per il dislivello che superava, mettendo in collegamento la Baixa con il Chiado, per i materiali utilizzati e per il viadotto sospeso che permetteva di raggiungere l’ascensore dalla stazione superiore.
- Mosteiro dos Jeronimos: Realizzato nel XVI secolo su progetto dell’architetto Diogo de Boitaca, il monastero, in stile manuelino, fu voluto dal Re Manuele I per celebrare il ritorno del navigatore portoghese Vasco de Gama. Degno di nota il chiostro, opera degli architetti Boytac e Castilho; e il refettorio, nel quale sono conservati splendidi azulejos blu e gialli del 1780, raffiguranti il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, e alcune scene della vita di Giuseppe in Egitto. Claustro Capolavoro di arte manuelina, il chiostro, riccamente decorato, si articola su due piani. Quello inferiore, opera del Boytac, presenta larghe arcate, sostenute da esili colonnine, decorate a motivi tardogotici e rinascimentali. Nel piano superiore, realizzato da João de Castilho, troviamo, invece, una sala capitolare, all’interno della quale sono poste le tombe dello scrittore Alexandre Herculano e del poeta Fernando Pessoa. Igreja de Santa Maria - Chiesa di Santa Maria: Risalente al XVI secolo, la chiesa, parte del Mosteiro dos Jero'nimos, presenta vari stili architettonici: barocco, classico e neomanuelino. L’interno, caratterizzato dalla stupenda volta costolonata di Joan Castilho, conserva le tombe di Vasco de Gama e di Camões. Degno di nota il portale sud, arricchito da una profusione di statue, tra cui quella di Enrico il Navigatore, disegnato da Boytac.
- Torre de Belem: Costruita tra il 1514 e il 1520 su progetto di Diogo de Boitaca per volere del re Manuel I, la torre, bell’esempio di architettura manuelina, E’ considerata il simbolo di Lisbona, grazie alla sua scenografica posizione affacciata sul fiume Tago. Un tempo pero' troneggiava in mezzo al fiume: fu il terremoto del 1755 a cambiare il corso del fiume collegandola alla terra ferma. Il suo ruolo era di torre di controllo marittimo e di difesa all’ingresso in citta', per sorvegliare i galeoni carichi di pietre preziose, spezie, porcellane e tessuti che arrivavano da luoghi lontani. Come il Monastero dos Jeronimos, anche la torre e' stata dichiarata Patrimonio Unesco e non a caso: non finisce di stupire i turisti per le sue elaborate decorazioni in stile manuelino che si mescolano con le cupole di influenza moresca, con le loggia ad arcate e bifore di tradizione veneziana e con le croci dell’Ordine di Cristo. Dall’ultima loggia si gode una vista spettacolare sul Tago
- Padrão dos Descobrimentos: Il Monumento alle Scoperte o Padrão dos Descobrimentos in portoghese, situato sulla riva del fiume Tago fu costruito nel 1960 per celebrare l'Eta' d’Oro delle scoperte realizzate dai navigatori portoghesi fra il XV ed il XVI secolo. Potrete entrare all’interno e prendere l’ascensore o salire a piedi sulla cima di questo edificio alto 52 metri che ha la forma di una prua di una barca. Il monumento attuale non e' pero' quello originale, infatti la prima versione di questo imponente monumento, fu fatta erigere nel 1940 per volonta' del dittatore Salazar per l’Esposizione Mondiale e fu poi demolita nel 1960, in quanto costruita con materiali scadenti tanto da essere un pericolo per chi lo visitava.Opera dello scultore Leopoldo de Almeida, il monumento, che incarna l’estetica neorealistica dei tempi di Salazar, rappresenta la prora di un nave che incontra il fiume Tago, all’estremita' della quale e' rappresentato Enrico il Navigatore e dietro di lui, in due file discendenti da entrambi i lati del monumento, si riconoscono gli eroi portoghesi che parteciparono alle scoperte tra i quali Vasco da Gama, Pedro Álvares Cabral e Ferdinando Magellano. Dalla sommita' del monumento si gode una veduta spettacolare sul Tago, la Torre de Bele'm, il Centro Cultural de Bele'm and il Mosteiro dos Jerónimos e da questo punto si puo' ammirare anche il grande mosaico in marmo che decora lo spazio ai piedi del monumento e che raffigura una rosa dei venti (arrivata dal Sudafrica) con al centro un planisfero che riporta tutti i territori toccati dai navigatori portoghesi.
- Tram 28: Il punto culminante di ogni visita a Lisbona e' un giro sul percorso del tram numero 28. Questo servizio tram unisce un grande percorso, che tocca molte delle attrazioni di Lisbona, con i caratteristici tram del 1930. I tram Remodelado che corrono lungo il percorso 28 sarebbero in un museo in qualsiasi altra citta', ma qui a Lisbona attraversano un percorso ondulato che e' del tutto inadatto per gli autobus. La sezione orientale e' la meta preferita dai turisti, poiche' il tram passa attraverso Alfama, il quartiere piu' antico della citta' e si ferma in modo irregolare vicino a molte delle principali attrazioni turistiche di Lisbona. I piccoli tram gialli Remodelado sono del 1930 e sono pieni di fascino tradizionale, dai quadranti originali alle scomode panche di legno lucido. Se riuscite a prendere un posto vicino al finestrino, il tram 28 di Lisbona vi offrira' un fantastico tour della citta' al solo prezzo di un biglietto dell'autobus. Un giro su questo vecchio tram non e' una cosa confortevole, le panchine sono in legno, le linee tranviarie sono state poste come se facessero parte di un Luna Park e freni in modo irregolare. Il tempo totale di percorrenza e' di circa 40 minuti, ma e' molto piu' lungo nelle ore di punta o quando delle auto parcheggiate male bloccano il percorso. Durante la stagione turistica estiva il tram e molto affollato. Il momento migliore per prendere il tram e' la prima corsa al mattino o la sera presto, quando il numero dei passeggeri e' minore. Durante il giorno ci sono 4 corse all'ora, che diventano 6 nelle ore di punta con l'ultima corsa che parte alle 21:15. E' un fatto triste che spesso ci siano i borseggiatori lungo il percorso quindi tenete sempre d'occhio borse e portafogli. La prima fase del percorso del tram 28 di Lisbona inizia a Praca Martim Moniz (a nord di Baixa) conduce attraverso Graça e il quartiere storico di Alfama. Il tram poi scende oltre la cattedrale Se, la chiesa di S. Antonio ed entra nel lato meridionale di Baixa, questa sezione e' la piu' affollata del percorso. Da Baixa il tram 28 conduce attraverso il quartiere dei teatri di Chiado, Bairro Alto e termina alla stazione di Campo Ourique.
- Se' Patriarcal: L’unica cattedrale di Lisbona, che e' anche la chiesa piu' antica, fu edificata nel XII secolo sulle fondamenta di una moschea. Il progetto originale segue l’architettura romanica e fu completata con una cappella gotica. Il primo vescovo della cattedrale fu un crociato inglese, Gilberto di Hastings, membro di un esercito che partecipo' alla Seconda Crociata (durante la quale si ebbe la Riconquista di Lisbona nel 1147) guidata dal Re Alfonso Henriques. Il progetto dell’enorme chiesa muto' radicalmente in corso d’opera, anche a causa dei danni causati dai numerosi terremoti. Sebbene la chiesa principale rimase in piedi dopo il grave terremoto del 1755, la cappella principale, quella gotica, ed il pantheon reale furono distrutti. La Regina Leonora fondo' la Misericórdia di Lisbona in una delle cappelle del chiostro della cattedrale nel 1448. La Misericórdia nacque e rimane fino ad oggi un’istituzione caritatevole che si diffuse in seguito anche in altre citta' e svolse un ruolo di rilievo in Portogallo e nelle sue colonie nel corso dei secoli. Di recente, il chiostro centrale della Cattedrale e' stato scavato e sono stati trovati reperti archeologici di periodo romano, arabo e medievale. Ogni anno in giugno la cattedrale diventa il centro dell’attenzione durante il festival di Sant’Antonio durante il quale si consumano milioni di sardine e una festa molto vivace coinvolge tutto il quartiere (e molti altri); si accendono molti barbecue lungo le strade e di fronte ai ristoranti. Godetevi una breve passeggiata verso sud est della Baixa, che vanta un assetto strutturale particolare contraddistinto da una griglia di strade parallele.
- Castelo de São Jorge: Costruito dai Visigoti nel V secolo, il castello fu ampliato dai Mori nel IX secolo, e successivamente conquistato nel 1147 da Alfonso Henriques. Dopo il periodo di gloria del XIII-XVI secolo, sotto Manuel I il complesso cadde nell’oblio, e venne riconvertito in quartiere militare e prigione. All’interno delle mura troviamo oltre al castello vero e proprio, alcune costruzioni come le rovine del Palazzo Reale, giardini e una piazza dalla quale si gode di uno splendida vista. Di epoca islamica, costruito a meta' dell’XI secolo, la fortificazione e' situata nella zona di piu' difficile accesso sulla sommita' della collina, sfruttando le scarpate naturali a Nord e a Ovest. Il castello aveva la funzione di ospitare la guarnigione militare e, in caso di assedio, le e'lites che vivevano nella alcazaba (la cittadella). Contrariamente ad altri castelli europei, non aveva funzione di residenza. Conserva ancora 11 torri tra cui si distinguono il Mastio, la Torre dell’Avere o Torre do Tombo, la Torre del Palazzo, la Torre della Cisterna e la Torre di Son Lorenzo, situata su un versante della collina. Nella seconda piazza si trovano ancora rovine di antiche costruzioni e una cisterna. Inoltre, nella muraglia Nord di questo atrio e' visibile una piccola porta chiamata Porta del Tradimento, che consentiva l’entrata o l’uscita di messaggeri segreti in caso di pericolo. Esposizione Permanente Collezione visitabile costituita da un coacervo di oggetti rinvenuti nell’area archeologica (Sito Archeologico), risultato della scoperta di molteplici culture e civilta' che dal VII secolo a.c al XVIII secolo ha contribuito alla costruzione dell’attuale Lisbona, con particolare attenzione al periodo islamico del XI-XII secolo. In virtu' della sua eccezionale posizione, il Castelo de S. Jorge si distingue dagli altri belvedere di Lisbona per le vedute uniche e maestose che offre al visitatore.

Sintra: (1999 - 2015) E' una delle piu' incantevoli cittadine dell'Estremadura. Con la sua splendida posizione pungo il versante settentrionale dell'aspra Serra da Sintra, la citta' ha ispirato la fantasia degli uomini fin dall'epoca degli antichi Iberi, che in questo punto stabilirono un loro centro di culto in cima a quella che essi battezzarono 'la montagna della luna'. Il fascino del luogo catturo' i Romani ed in seguito anche i Mori. Per cinque secoli Sintra fu la residenza estiva dei re portoghesi, l'oasi silvestre in cui la nobilta' fece costruire ville sontuose e palazzi stravaganti. Malgrado le orde estive di turisti, Sintra conserva un'atmosfera sospesa, da luogo incantato. Luoghi da visitare:
- Palacio Nacional De Sintra: Il fiore all'occhiello di Sintra-Vila e' lo storico palazzo con due caratteristici comignoli gemelli a forma di cono e il sontuoso interno. Costruito in origine dagli arabi, il palazzo fu ampliato per la prima volta da Dom Dinis (1261-1325), ulteriormente allargato da João I nel XV secolo (quando furono aggiunte le cucine) e infine decorato con elementi in stile manuelino da Manuel I nel secolo successivo. I singolari interni, sono una mescolanza di stili manuelino e moresco, con cortili arabeschi, colonne tortili e azulejos geometrici del XV e XVI secolo, tra i piu' antichi del Portogallo. Tra gli elementi di particolare interesse ricordiamo l'ottagonale Sala dos Cisnes (Sala dei Cigni), decorata con affreschi raffiguranti 27 cigni dal collare dorato, e la Sala das Pegas (Sala delle Gazze), con il soffitto adornato da gazze. Secondo la tradizione popolare, la regina avrebbe sorpreso João I a baciare una delle sue dame di compagnia e l'impudente re colto sul fatto si sarebbe giustificato sostenendo che erano soltanto baci innocenti e che tutto era " por bem " (a fin di bene), commissionando poi la provocatoria decorazione della sala dove e' dipinta una gazza per ogni dama di compagnia della regina. Altri capolavori del palazzo sono la Sala dos Brasões (Sala degli Stemmi), decorata con boiserie e 72 stemmi delle piu' importanti famiglie cinquecentesche, la Sala del Galeone, a forma di scafo di nave, e la cappella palatina, che sfoggia un pavimento moresco a mosaico. In fine, si arriva alla cucina con i famosi comignoli gemelli, dove il tempo sembra essersi fermato e pare di sentire ancora lo sfrigolio dei maiali che rosolano sugli spiedi per il re.
- Parque e Palacio Nacional Da Pena: Il Palacio Nacional da Pena (il Palazzo delle Piume) e' un complesso fiammeggiante, commissionato da un re amante dell'arte che volle un edificio in grado di rappresentare un'opera lirica. Ogni sezione dell'esterno e' singolarmente decorata con colori vivaci e belle sculture in pietra. All'interno, le sale di rappresentanza sono state mantenute come erano nel 1910 quando la corte reale portoghese scappo' in Brasile per sfuggire alla rivoluzione. Circondano il Palazzo Pena 200 ettari di passeggiate alberate che portano a punti panoramici o laghi nascosti. Il Palazzo Pena e' un meraviglioso palazzo fiammeggiante e forse una delle migliori attrazioni turistiche della regione di Lisbona. Aspettatevi di spendere un'ora e mezza o due per visitare tutte le sale di rappresentanza e le terrazze e un'altra ora per vagare lungo i sentieri dei boschi. Il palazzo nella sua forma attuale e' stato commissionato da Ferdinand August Franz Anton di Austria, che entro' per matrimonio nella famiglia reale portoghese e divenne re Ferdinando II. Re Ferdinando II, meravigliato dalla la splendida vista che si godeva dallo sperone roccioso, volle costruirvi un castello per rivaleggiare con il castello di Neuschwanstein in Baviera. La sua unica indicazione fu che il palazzo doveva rappresentare un'opera lirica e il compito di creare la magia del palazzio delle Piume fu lasciato al barone Wilhelm Ludwig von Eschwege. Re Ferdinando II trascorse gran parte della sua vita nel palazzo con la sua seconda moglie, Elise Hensler. Alla morte di Ferdinando il palazzo fu ereditato da Elise Hensler che era diventata contessa Edla. Nel 1995, il palazzo e il paesaggio di Sintra sono stati classificati come Patrimonio Mondiale dell'Umanita' dall'UNESCO. Per stile archiettonico il palazzo e' stato definito un edificio in stile romantico del 19 ° secolo. Il palazzo ha doccioni grotteschi che scrutano in basso verso l'ingresso principale e pareti illusorie, tutto sotto un esterno vividamente dipinto.
- Palacio e Quinta Da Regaleira: Vicinissima al centro storico, la Quinta da Regaleira e' uno dei luoghi piu' enigmatici di Sinora. Il Palácio da Quinta da Regaleira fu costruito all’inizio del XX secolo dal milionario António Augusto Carvalho Monteiro (1848-1920), che realizzo' cosi' uno dei suoi sogni con l’aiuto dell’architetto e scenografo Luigi Manini (1848-1936). Circondato da una vegetazione lussureggiante, il Palácio da Regaleira e' una scoperta affascinante. il palazzo e' in stile romantico revivalista e recupera forme architettoniche e decorative gotiche, manueline e rinascimentali, che si mescolano alla simbologia del mito e dell’esoterismo. Un cenno speciale merita la Capela da Santíssima Trindade, da cui, scendendo una scalinata a spirale che si addentra in un monumentale pozzo iniziatico, si accede a una cripta; in fondo al pozzo il visitatore giunge, attraverso una grotta, a un sorprendente lago che si trova nei giardini. Questa casa misteriosa mescola insieme gli stili piu' bizzarri: mistico, romantico, gotico, medievale e rinascimentale. Nacque dalla fantasia visionaria di un ricco collezionista di libri e farfalle grazie ai proventi dei suoi commerci di caffe' e pietre preziose con il Brasile. La facciata e' interamente ricoperta da sculture simboliche e sembra uscita da un nero romanzo gotico mentre il giardino spirituale e romantico e' un invito a perdersi alla scoperta di tutti i richiami filosofici e massonici. Rappresenta infatti il percorso spirituale dell’uomo, chiamato anche percorso degli iniziati, che vi portera' fino alla Discesa agli Inferi, un pozzo a forma di torre capovolta profonda 27 metri con 9 piani come i nove gironi dell’inferno che si percorre con una scala a chiocciola. Al fondo oltrepassati i gironi del Purgatorio si risale dalla Strada del Paradiso per arrivare al laghetto paradisiaco che sara' la vostra ricompensa. Da non perdere per la sua visionaria originalita'!
- Castelo dos Mouros: il Castello dei Mori, le cui torri merlate contornano l'aspro fianco della montagna. Costruito dagli Arabi durante l'VIII secolo il castello fu catturato dall'esercito cristiano nel 1147, sotto la guida di Afonso Henrique. Restaurato il secolo scorso, il castello offre una stupenda vista panoramica: quando Sintra non e' avvolta dalle famose foschie che giungono dall'Oceano si riesce a vedere perfino il Cabo da Roca.

Cabo da Roca: (1999 - 2015) E' un promontorio aspro e selvaggio che segna il punto piu' occidentale del continente europeo. Fino alla fine del 14° secolo si credeva che le scogliere battute dal vento di Cabo de Roca fossero i confini del mondo e lo spettacolare paesaggio desolato aggiunge fascino al luogo. Le onde minacciose dell'Oceano Atlantico si infrangono alla base delle imponenti scogliere frastagliate, mentre percorsi impegnativi seguono i sentieri costieri. L'atmosfera isolata di Cabo da Roca e' rafforzata dallo sviluppo molto limitato nella zona; vi e' un faro, una caffetteria e un negozio di souvenir, ma non c'e' molto altro. Questo paesaggio drammatico battuto dal vento e' la vera attrazione ed e' cio' che la maggior parte dei visitatori si aspetta di vedere come confine occidentale dell’Europa o fine del mondo. Non vi e' alcun biglietto d'ingresso per Cabo da Roca ed il parcheggio e' gratuito. La maggior parte dei visitatori impiegano tra i 30 e i 60 minuti per ammirare le scogliere, il monumento e il faro. Ci sono sentieri costieri per le visite piu' lunghe, ma il vento frizzante di solito limita la permanenza dei visitatori. Il tramonto e' il momento migliore della giornata per visitare questo luogo con il sole sopra l'oceano, ma purtroppo quest’orario non coincide sempre con servizi limitati di autobus.Il negozio di souvenir offre un nuovo dono, un certificato personalizzato e scritto a mano che conferma la visita a Cabo da Roca.Il faro di Cabo da Roca e' stato il primo faro appositamente costruito in Portogallo ed e' stato completato nel 1772, ma la sua forma attuale risale al 1842. Il faro si erge a 150 metri sopra il mare e questa altezza fa si' che la luce a 1.000 watt di potenza possa essere vista da 46 chilometri di distanza. A causa dei forti venti costanti tutta la vegetazione e' costituita da piante basse in grado di crescere in condizioni di salinita' elevata. La pianta piu' importante del promontorio e' la pianta del ghiaccio (Sour Fig), che non e' una pianta autoctona del Portogallo, ma una specie infestante che sta soffocando le piante locali, dopo essere sfuggita da un giardino 3 decenni fa. Il promontorio Cabo da Roca in Portogallo e' segnato da un monumento di pietra con una croce in cima. L'iscrizione sul lato del monumento e' una citazione dal famoso poeta portoghese Luis Camoes (1524-1580) che cosi' ha descritto la zona: "Dove la terra finisce e comincia il mare".

Cascais: (1999 - 2015) Questo piccolo villaggio di pescatori incomincio' la sua carriera turistica nel lontano 1870, quando la famiglia reale portoghese vi stabili' la sua residenza estiva. Oggigiorno Cascais e' una delle stazioni balneari piu' vivaci della Costa di Estoril. C'e' una parte della citta' vecchia che si conserva sorprendentemente intatta, incurante dei turisti, dove i pescatori continuano la loro millenaria attivita'. Situata vicino al mare, un tempo tradizionale villaggio di pescatori, Cascais conobbe un grande sviluppo nel XIV secolo, quando divenne un porto di scalo molto movimentato a causa delle navi che si dirigevano a Lisbona. Ma fu solo a partire dalla seconda meta' del XIX secolo, periodo in cui i bagni di mare iniziarono a essere apprezzati, che Cascais si trasformo' in una localita' balneare molto alla moda. Il principale artefice di questa trasformazione fu il re del Portogallo D. Luís I, che nel 1870 converti' la fortezza della cittadella in residenza estiva della famiglia reale portoghese. Il suo esempio fu seguito dalla nobilta', che costrui' residenze e splendide abitazioni per trascorrervi l'epoca piu' calda dell'anno, cambiando cosi' completamente il volto di quello che era stato un antico borgo dedito alla pesca. Oggi, Cascais e' una localita' molto vivace e cosmopolita, che conserva interamente la sua atmosfera aristocratica. Vi raccomandiamo una passeggiata per le sue stradine sulle quali si affacciano negozi di altissima qualita', o qualche momento di riposo in uno dei molti bar all'aperto. Le spiagge sono tuttora la maggiore attrazione di questa cittadina, ed e' possibile scegliere tra quelle situate nella riparata baia cittadina o quelle un po' piu' distanti, nella zona del Guincho, inserite nel Parco Naturale Sintra-Cascais, La Boca do Inferno, una rientranza della costa circondata da rupi scoscese e caverne, e' una curiosita' naturale che attira molti visitatori. Un cenno speciale merita la gastronomia, in particolare il pesce fresco e i frutti di mare, che si possono gustare nei numerosi ristoranti della zona.

Obidos: (1999) Non sono molti i borghi fortificati che si sono conservati intatti e graziosi come questa piccola cittadella. Interamente circondata da mura medievali, Obidos si trova appollaiata in cima ad una altura calcarea e, come un avamposto uscito dalle fiabe, domina un paesaggio in gran parte intatto ed attraversato da un acquedotto del '500.Fino al XV secolo la cittadina affacciava su un'insenatura che ando' via via insabbiandosi lasciando soltanto una laguna ed allontanando il mare.

Mosteiro de Santa Maria de Alcobaça: (1999 - 2015) Il Mosteiro de Santa Maria de Alcobaça e' un antico monastero di origine medievale che si trova nell’omonima cittadina di Alcobaça. La sua bellezza architettonica e il suo valore artistico hanno fatto si' che nel 1989 il monastero fosse dichiarato Patrimoni dell’Umanita' dell’UNESCO. Il monastero e' uno dei primi monumenti del Portogallo costruiti e appartenenti all’ordine monacale dei cistercensi. e' stato fondato nel 1153 da Alfonso I re del Portogallo che, poco prima di morire lo dono' a Bernardo di Chiaravalle come riconoscimento per la vittoria sui Mori. Prima di avere un loto convento i monaci cistercensi vivevano in casa di legno e solo quando la costruzione del monastero di Alcobaça fu terminata - all’incirca nel 1223 - le abbandonarono. Il monastero fu costruito in stile gotico-medievale e tutte le stanza rispettano le regole dell’ordine cistercense con linee pulite e poche decorazioni, fatta salve qualche immagine mariana. Contrasta con gli interni del monastero la facciata della chiesa che e' un misto di stili e decorazione: la realizzazione originale era barocca a cui si aggiungono il portone romanico, il perimetro esterno presenta la tipica merlatura medievale mentre le torri risalgono al XVIII secolo. L’interno della chiesa, consacrata nel 1252, segui' il progetto originale di un’antica abazia francese - abbazia di Clairvaux: la pianta e' a forma di croce latina con un transetto e tre navate. Tutte le navate, coperte dalla classica volta gotica, sono alte circa venti metri, lunghe 106 metri e complessivamente sono larghe 17 metri: questo permette alla chiesa di Alcobaça di essere la piu' grande chiesa del Portogallo. Le pareti e le colonne della chiesa non hanno decorazioni e file di finestre illuminano le navate a cui si aggiunge un rosone sulla facciata principale. La cappella principale e' circondata da un deambulatorio e delle cappelle piu' piccole. Nel transetto della chiesa si trovano le tombe reali di Pietro I del Portogallo e della moglie Ine's de Castro, uccisi per ordine di Alfonso IV padre di Pietro. La tomba del re e' sorretta da leoni mentre quella della regina da bestie mezze monaco e mezze leone; i lati sono finemente decorati con rilievi raffiguranti scene di vita di San Bartolomeo, di Cristo e quella dei due monarchi. La chiesa di Alcobaça presenta poi un bellissimo Pantheon Reale ricostruito nel XVIII secolo in stile neogotico dopo che il terremoto del 1755 distrusse quello originale. Nel Pantheon si trovano le tombe dalla regina Urraca di Castiglia moglie di Alfonso II e della regina Beatrice di Castiglia moglie di Alfonso III. La sagrestia della chiesa del monastero di Alcobaça e' in stile manuelino da cui si accede poi al convento vero e proprio. L’organizzazione dello spazio del monastero segue le norme imposte dall’ordine cistercense: gli elementi basilari sono un dormitorio, il refettorio, un chiostro, la sala capitolare e la biblioteca. Il dormitorio e' la stanza dove i monaci dormivano tutti insieme e solo nel XVI secolo si crearono delle celle singole per ogni frate. Il refettorio e' la stanza dove i monaci fanno i pranzi principali; qui si trova un grande tavolo e un pulpito poiche' durante i pasti un monaco era incaricato di leggere la Bibbia. La cucina e' annessa al refettorio ma separata da un corridoio: le dimensioni dei fuochi e del camino erano davvero smisurate. Inoltre, l’ingegno cistercense aveva creato un canale che trasportava - e anche il pesce fresco - da fiume Alcoa direttamente in cucina. Il chiostro del monastero e' detto "chiostro del Silenzio" ed e' uno dei piu' grandi di tutta l’Europa; le colonne che lo circondano sono decorate con capitelli con motivi animali e vegetali ad opera degli architetti portoghesi Domingo Domingues e Master Diogo. Al centro del chiostro si trova una fontana rinascimentale dove compaiono stemmi e grifoni. Su un lato del chiostro si affaccia anche la bellissima "Sala Dos Reis", sala dove sono conservate le statue dei reali di Portogallo e che ah ala caratteristica di essere quasi completamente affrescata. La sala capitolare del monastero era usata dai monaci per discutere di problemi quotidiani e particolari questioni o anche per leggere la "regola di San Benedetto", che alla base di tutti gli ordini monastici. Infine vi e' la nutrita biblioteca del monastero: i monaci trascrissero numerosi libri sulla storia del Portogallo e di argomento religioso e ne risulta che la biblioteca di Alcobaça era una delle piu' grandi del Portogallo. Nel XIX secolo, durante l’invasione francese, essa f saccheggiata e molti libri rubati; ad oggi al biblioteca conta un centinaio di manoscritti medievali a cui si aggiungono dei testi conservati nella biblioteca di Lisbona.

Mosteiro de Batalha: (1999 - 2015) Il Monastero di Batalha e' conosciuto anche con il nome di Convento de Santa Maria da Vitória si trova nei pressi dell’omonima citta' del Portogallo. e' un monastero in stile manuelino che su costruito tra il XIV e il XVI secolo per volonta' di Giovanni I come ringraziamento alla Vergine Maria e come simbolo della vittoria contro il re di Castiglia nella battaglia di Aljubarrota che si svolse proprio nei pressi del luogo dove sorge il monastero. I primi monaci si stanziarono nel monastero intorno al 1388. Nel 1983 il complesso monasteriale e' stato dichiarato Patrimonio dell'umanita' dell’UNESCO per la bellezza della costruzione e l’importanza storica. La costruzione del Monastero di Batalha richiese un grande dispendio di risorse e uomini, oltre che furono utilizzati stili e tecniche diverse. All’inizio lo stile impegnato era il gotico (nel disegno originario della chiesa, il chiostro e le principali sale del complesso) ed e' evidente una somiglianza tra la chiesa di Santa Maria della Vittoria e la cattedrale inglese di York. Successivamente venne usato lo stile gotico detto flamboyant, caratterizzato da linee sinuose, gli archi protendono verso l’alto come lingue di fuoco e gli archi si fanno sempre piu' sottili e accentuati. Questo stile e' evidente nella facciata principale e nella sala capitolare, ma soprattutto nell’altezza che supera trentadue metri. All’inizio del 1500 i lavori furono proseguiti da diversi architetti portoghesi che diedero un’impronta rinascimentale al Monastero di Batalha. Tar il 1750 e il i primi decenni del 1800, il monastero cadde in rovina: i finanziamenti scarseggiavano perche' il re preferi' dedicarsi alla costruzione di un’altra opera nei pressi di Lisbona, inoltre il terremoto del 1755 provoco' diversi danni e, infine, con l’arrivo del 1834 con l’arrivo dei francesi i domenicani furono banditi dal Portogallo. Solo nel 1840 dopo Ferdinando II del Portogallo ordino' il restauro del monastero riportando all’antico splendore questa perla dell’arte gotica in Portogallo. L’esterno del Monastero di Batalha e' realizzato con la pietra bianca di Porto de Mós, ingiallita con il passare del tempo. La chiesa non presenta un campanile, caratteristica comune a tutte le chiese rette dai monaci domenicani. La porta d’ingresso della chiesa e' alta quindici metri e presenta elementi di stile manuelino come sfere armillari, angeli alati, funi, cerchi, ceppi ed archi. Su tutti i duecento archi della chiesa presentano inciso il motto "Leaute' faray tam yaserei" - saro' sempre leale - in omaggio al re Manuele I. Una caratteristica distintive della chiesa e' il portone principale che presenta 78 statue diverse, suddivise in sei ordini, che raffigurano re dell'Antico Testamento, angeli, profeti e santi, ognuna di esse e' posta sotto un baldacchino. Vi sono poi statue degli apostoli che calpestano dei diavoli incatenati e Gesu' Cristo in trono attorniato dai quattro evangelisti. La facciata occidentale presenta la Cappella del fondatore (Giovanni I), la parete laterale della navata di destra e il portone d’ingresso laterale; sul lato orientale ci sono invece il coro e la sala capitolare. L’interno della chiesa e' lungo e stretto in proporzione all’altezza, e' sobrio e con pochi ornamenti. La luce entra nella navata centrale grazie a dieci finestroni con vetrate e due grandi finestre nelle pareti laterali. In totale all’interno della chiesa ci sono cinque cappelle compresa l'abside centrale. La cappella di Giovanni I e' a pianta quadrata ed e' la sintesi perfetta degli elementi del gotico flamboyant e del gotico inglese; all’interno della cappella si trovano anche le tombe dei quattro figli della coppia oltre che della consorte. Al centro vi e' una grande lanterna ottagonale. Nel monastero vi e' anche una cappella incompiuta, commissionata dal re Edoardo del Portogallo, a pianta ottagonale con sette cappelle piu' piccole i forma esagonale. La sala capitolare del monastero presenta due statue militari di guardia ad un milite ignoto. Il complesso di Batalha presenta due diversi chiostri: il chiostro di Giovanni I e il chiostro di Alfonso V. Il primo chiostro e' molto sobrio con sculture gotiche con quadrifogli, fiordalisi, e rosette, sfera armillare e la croce dell'Ordine di Cristo. Il chiostro di Alfonso V e' altrettanto sobrio e venne realizzato nel XV secolo, e all’umilta' architettonica si aggiungono elementi in stile manuelino.

Fatima: (1999 - 2015) 13 maggio 1917: tre pastorelli - Lucia, Francisco e Jacinta - dichiarano di aver assistito ad un'apparizione della Madonna. Lucia, una bimba di 10 anni, disse di aver udito distintamente le parole della Vergine, la quale avrebbe chiesto loro di tornare nello stesso luogo ogni 13 del mese per i sei mesi successivi. La voce si sparse rapidamente ed il 13 ottobre sul posto si trovarono circa 70.000 fedeli. Cio' di cui furono testimoni fu chiamato il Miracolo del Sole, il sole fu visto luminoso e splendente come non mai ed alcuni tra i presenti colpiti da invalidita' o malattie gravi guarirono miracolosamente.
- Cappellina della Apparizioni: E' il vero cuore del Santuario. Fu la prima costruzione fatta nella Cova da Iria sul luogo delle Apparizioni della Madonna. Il posto esatto e' indicato da una colonna di marmo sulla quale e' posta la statua della Madonna. Qui convergono i quattro milioni di pellegrini che annualmente visitano il Santuario.
- Basilica della Beata Vergine del Rosario di Fatima: Iniziata nel 1928 e consacrata il 7 ottobre del 1953. I 15 altari laterali, sono dedicati ai 15 Misteri del Rosario. Il quadro dell´Altare maggiore, rappresenta il Messaggio della Madonna ai Veggenti, preparati dall´Angelo del Portogallo attraverso il loro incontro con Cristo nell´Eucaristia. Si vede il Vescovo della Diocesi, in ginocchio sul lato sinistro, e le figure di Pio XII (che consacro' il mondo al Cuore Immacolato di Maria - 1942 - e il cui Delegato corono' la statua della Madonna - 1946), del Papa Giovanni XXIII e del Papa Paolo VI. Le Vetrate rappresentano scene delle Apparizioni e invocazioni delle Litanie della Madonna. Nella navata si trovano le statue dei grandi apostoli del Rosario e della devozione al Cuore Immacolato di Maria: S. Antonio Maria Claret, S. Domenico di Guzmán, S. Giovanni Eudes e S. Stefano di Ungheria. La Basilica custodisce le tombe di Francesco, Giacinta e di Suor Lucia; nella Cappella maggiore sono custoditi i resti mortali di due Vescovi: S.Ecc. Mons. Jose' Alves Correia da Silva, primo Vescovo di Leiria, dopo la ripristinazione a Diocesi avvenuta nel 1920 e S.Ecc. Mons. Alberto Cosme do Amaral. Ai lati, da destra verso sinistra, altri Santi: S. Teresa d´Avila, S. Francesco di Sales, S. Ignazio di Loiola, S. Paolo della Croce, S. Giovanni della Croce e S. Beatrice da Silva.
- Basilica della Santissima Trinita': E' di forma circolare con un diametro di 125 m, senza alcun sostegno intermedio e con un volume di quasi 130.000 m³. E’ sostenuta da due grandi travi di 182,50 m di lunghezza, con vano libero di 80 m e un’altezza massima di 21,15 m. Le travi sono di cemento bianco e la loro costruzione si basa su una tecnica innovatrice. L’altezza dell’edificio e' di 18 m, di poco superiore al colonnato nella spianata, rimanendo il campanile della Basilica l’elemento dominante di tutto il Santuario. Tutta la basilica della Santissima Trinita' si presenta di colore bianco, tanto nella parte delle travi dove il cemento e' a vista, quanto nella restante parte, rivestita di pietra della regione, conosciuta come "bianco di mare". La basilica ha un totale di 8633 posti a sedere, inclusi 76 per persone con difficolta' motorie. Presenta un piano leggermente inclinato, permettendo una buona visibilita' dell’altare a partire da tutti gli angoli. L’interno e' divisibile in due settori, attraverso una parete mobile di 2 m di altezza. Il settore 1 ha 3175 posti a sedere, con inginocchiatoio, di cui 58 posti sono per persone con particolari deficit motori. Il settore 2 ha 5458 posti a sedere di cui 18 per persone con difficolta' di locomozione. La zona del presbiterio ha una capacita' di circa 100 concelebranti

Coimbra: (1999 - 2015) Appollaiata su una collina e' la citta' universitaria piu' famosa del Portogallo. Il suo antico ateneo, fondato nel 1290, e' ancora al centro dell'attivita' cittadina. Numerosi sono i monumenti e le testimonianze che risalgono al periodo in cui Coimbra fu la capitale del paese. Alla fine di Rua Ferreira Borges, si apre Largo da Portagem, al cui centro svetta il Monumento a Joaquim António de Aguiar. Su Largo da Portagem si affacciano due egli edifici piu' iconici di Coimbra: l’Hotel Astória (1926) e il Banco de Portugal.
- Convento de Santa Clara-a-Velha / Mosteiro di Santa Clara-a-Nova: Il Ponte de Santa Clara attraversa le placide acque del fiume Mondego e, una volta arrivati in Largo da Portagem, basta attraversare il ponte per raggiungere il Convento de Santa Clara-a-Velha. I lavori di costruzione iniziarono nel 1286 ma solo nel 1314, grazie all’intervento di Isabella di Aragona, la "Regina santa" (Rainha Santa Isabel), il Papa autorizzo' la fondazione del monastero vero e proprio. La scelta della posizione, proprio lungo la riva del fiume Mondego, fu pero' nefasta: a causa delle frequenti inondazioni che l’edificio subiva annualmente, cosi' nel XVII secolo il Re D. João IV ordino' la costruzione di un nuovo convento, sopraelevato rispetto al primo e al riparo da eventuali allagamenti. Fu cosi' che il Mosteiro di Santa Clara-a-Nova sostitui' di fatto il piu' antico Mosteiro de Santa Clara-a-Velha, che cadde in rovina e solo recentemente e' stato ristrutturato e riaperto al pubblico. La leggenda narra che Inês de Castro qui riceveva le lettere d’amore di Re D. Pedro e proprio il monastero di Santa Clara-a-Velha fu teatro dell’orribile assassinio della donna, prima amante e poi sposa del sovrano portoghese.
- Universidade: Nel Pátio da Universidade e' obbligatoria una visita alla Biblioteca Joanina (XVIII secolo), solenne e lussuosa con i suoi decori barocchi, e alla Capela de São Miguel, la chiesetta del Paço Real, risalente al XI secolo ma rinnovata nel XVI secolo per volere del Re D. Manuel I (uno squisito stile manuelino e' riconoscibile nell’intera cappella ma in particolare nel portale esterno).
- Se' Nova: Chiesa gesuita edificata nel 1598. Nel piazzale antistante alla Se' Nova, in occasione della famosa festa accademica della Queima das Fitas, avviene la Queima do Grelo (il "falo' dei nastri"): in un calderone gli studenti finalisti bruciano il "Grelo" e sciolgono i nastri colorati simbolo delle Facolta' per festeggiare l’ammissione all’esame finale.
- Se' Velha: Edificata tra il 1164 e 1184, la Se' Velha e' un edificio che evoca la rifioritura dello spirito nazionale portoghese, provato dalla repressione subita dagli abitanti durante l’occupazione araba. La chiesa e' in stile romanico, con portali rinascimentali e chiostri gotici (tra i primi lavori in stile gotico di tutto il Portogallo). Su una delle pareti della Se' Velha di Coimbra e' stata rinvenuta una scritta in arabo risalente all’epoca della costruzione della chiesa: "Ho scritto questo come ricordo permanente della mia sofferenza. La mia mano morira' un giorno, ma la grandezza restera'!". Qualcuno sostiene che a scrivere questa emblematica frase sia stato uno dei manovali mozarabi che lavorarono nel cantiere della Se' Velha; altri vi leggono il messaggio di un pellegrino di passaggio nella cittadina portoghese.
- Tricana: La Tricana, la "donna di Coimbra", una figura allegorica a cui la citta' ha reso omaggio con una statua. La Tricana e' uno dei to'poi classici della produzione letteraria, Instancabile lavoratrice, donna sensuale e materna, la Tricana veste un abito tradizionale con gonna nera, un piccolo grembiule, una camicia, una foulard e uno scialle sulle spalle. Ha sempre in mano una conca con la quale andava a prendere l’acqua al Mondego, distribuendola poi Dalla statua della Tricana.
- Arco de Almedina: Toponimo di origine araba che ci riporta all’epoca dell’occupazione della citta' da parte dei Mori. L’Arco de Almedina era l’accesso principale alla citta' vecchia, racchiusa da possenti mura medievali su cui l’arco stesso era innestato. Dall’alto l’Arco de Almedina e' dominato da una torre: il suono della campana scandiva la giornata e avvisava la popolazione sull’apertura e sulla chiusura delle porte di accesso alla citta' medievale.
- Baixa: La Baixa, dove si concentrano negozi, botteghe, caffe' e localini, e' la zona della citta' dedicata allo shopping e allo svago. Si tratta, pero', di una parte della citta' interessante anche dal punto di vista turistico e fotografico: i vicoletti medievali, le ripide scalinate, l’andirivieni di salite e discese, le pavimentazioni lastricate, gli azulejos, gli edifici ottocenteschi, i negozi dei piu' noti marchi di moda e accessori, i mantelli neri degli studenti che passeggiano, tutto contribuisce a dar vita all’atmosfera unica della Baixa.

Foresta di Bussaco: (1999) I 105 ettari che coprono i pendii della Serra do Bucaço sono stati per secoli un magnifico luogo di preghiera e meditazione. Sul territorio si contano non meno di 700 specie di alberi.

Porto: (1999 - 2015) Pur essendo la seconda citta' del Portogallo, Porto appare ed e' molto diversa da Lisbona: se la capitale ama compiacersi della sua eleganza, Porto e' invece una citta' che lavora duro e si sporca le mani. Siamo nel cuore della regione economicamente piu' importante del paese, sede della maggior parte delle industrie. Orgoglio della loro filosofia di vita, gli abitanti di Porto amano citare un vecchio detto, "Coimbra canta, Braga prega, Lisbona fa sfoggio di se' e Porto lavora". Porto e' una citta' all'antica, costruita sui ripidi versanti delle colline che fiancheggiano il Douro e si sviluppa intorno ad un nucleo ottocentesco di vicoli e stradine che scendono a precipizio sul fiume.
- Torre dos Clerigos: La chiesa e la Torre dos Cle'rigos si trovano a nord della citta' vecchia. Entrambe in stile barocco, furono costruite tra il 1732 e il 1773. Vale la pena salire in cima alla torre (75 metri) per ammirare il panorama che si apre tutt’intorno. Gli scalini sono ampi e agevoli, ma bisogna fare molta attenzione perche' sono distanti uno dall’altro.
- Cais da Ribeira: Il lungofiume e le strade che si arrampicano sul colle Penaventosa formano il nucleo originario di Porto, dove si svolgevano i commerci che hanno fatto grande la citta'. Raggiunto un certo livello di agiatezza, i mercanti si allontanavano dal Porto per stabilirsi verso la sommita' del colle. Alla fine del XIX secolo la Ribeira sembrava destinata a un declino inesorabile, ma negli ultimi decenni si e' riscattata, grazie anche al riconoscimento UNESCO che l’ha fatta conoscere al mondo intero. Oggi il quartiere brulica di turisti. Affianco al molo, sul lato occidentale, si trova la piccola Praça da Ribeira, una graziosa piazza realizzata nel Medioevo e rimaneggiata tra il XVII e il XIX secolo. A est si staglia il ponte Dom Luis I; alto 172 metri e costruito su due livelli, e' stato aperto nel 1886. Sulla parte superiore passano i treni della metropolitana. Il Dom Luis I e' uno dei punti panoramici piu' suggestivi di Porto, che permette di godere di una vista unica sulla citta', sul fiume e sui ponti Ribeira e Gaia. Oltre al lungofiume, le case piu' vecchie di Porto si trovano in Rua de Dom Hugo, in Rua de Baixo (fate caso alla palazzina duecentesca al civico 5) e in Rua de Reboleira (al civico 59 si trova un edificio del XIV secolo).
- Palácío da Bolsa: Il palazzo della borsa si trova in cima al colle Penaventosa, in Rua do Infante Dom Henrique, da dove domina il lungofiume della Ribeira. E' uno splendido edificio in stile neoclassico, realizzato a meta' del XIX secolo sul sito dell’antico monastero di São Francisco. Gli arredi delle sale e degli spazi comuni sono notevoli per sontuosita' e varieta' di stili; le stanze piu' singolari sono la corte interna, che ha un grande lucernario, il Pátio das Nações "un cortile con un pavimento a mosaico e uno scalone in granito e marmo riccamente decorato" e il Salão Arabe (‘salone arabo’). L’accesso al palazzo e' gratuito, ma per visitare le stanze bisogna essere accompagnati da una guida. Nella piazza vicina c’e' una statua del principe Enrico il Navigatore, mentre poco piu' a nord del palazzo troverete il Mercado Ferreira Borges, un vecchio mercato ora riadattato a spazio per concerti ed eventi culturali. L’ufficio turistico e' sul lato sud della piazza, vicino alla chiesa di São Nicolau, la cui facciata e' interamente decorata con azulejos.
- Igreja de São Francisco: L’Igreja de São Francisco fu edificata nel XIV secolo, durante il regno di D. Ferdinando, al posto di un modesto tempio appartenente all’ordine francescano, che si era stabilito nella citta' di Porto nel 1223. La pianta della chiesa rispetta le regole dello stile gotico mendicante, ovvero una chiesa a tre navate, transetto sporgente e abside tripartita, con cappella maggiore su un piano piu' profondo. Furono anche introdotti alcuni elementi innovativi, quali le decorazioni tondeggianti lungo le finestrelle della cappella maggiore. Nel XVI secolo, João de Castilho progetto' la Cappella di São João Baptista, sebbene le opere piu' significative siano state realizzate durante il XVIII secolo, dando a questo tempio lo splendore barocco giunto sino ai giorni nostri, ovvero l’immagine di una chiesa ricoperta d’oro, per l’abbondanza di sculture lignee dorate. Tra i capolavori conservati all’interno della chiesa, segnaliamo la notevole pala d’altare della cappella maggiore dedicata all’Albero di Jesse, rivisitato tra il 1718 e il 1721 da Filipe da Silva e António Gomes.
- Se' Catedral: Tutto e' maestoso in questa cattedrale: la struttura, la storia, la posizione. Costruita sulla cima di un colle che domina l’antico centro medievale di Porto, e' il monumento storico piu' importante della citta'. Il nucleo originario della cattedrale, in stile romanico, risale al XII secolo; la sagrestia e il chiostro, in stile gotico, sono del XIV secolo. Nel XVIII secolo furono aggiunti la pala d’altare d’argento e i dipinti che ornano le mura del chiostro, opera del pittore italiano Niccolo' Nasoni (1691-1773). Nel chiostro ci sono anche delle pregevoli azulejos di epoca barocca. Interessanti la cripta e la scalinata che conduce alla sala capitolare. Sul lato sud del sagrato della cattedrale si affaccia il palazzo arcivescovile, realizzato nel XIII secolo e poi pesantemente rimaneggiato alla fine del XVII secolo. Di fronte si trova una torre, costruita a partire dai resti di una torre medievale rinvenuti negli anni Quaranta. Ora ospita un ufficio della Porto Tours, dove si possono prenotare le visite alla citta'.
- Estação de São Bento: Non perdetevi la sala dei passi perduti, ricoperta da meravigliosi azulejos che illustrano la vita popolare e i momenti piu' importanti della storia del Portogallo
- Case del Porto: Le case del Porto, una dozzina, si trovano tutte a Vila Nova de Gaia. Sono cantine di proprieta' di compagnie di spedizioni marittime, dove il vino viene fatto invecchiare. La gran parte delle case del Porto offre visite guidate e assaggi (a pagamento); sono senz’altro uno dei posti migliori per acquistare una bottiglia di vino. Molte sono state fondate da famiglie inglesi e ora sono gestite da aziende internazionali. Potrete riconoscerle dalle insegne esterne, che di notte sono illuminate. Partendo dal centro di Porto o dalla Ribeira dovete dirigervi verso il Douro e attraversare il ponte Dom Luis I; arrivati a Vila Nova de Gaia prendete la metro o un taxi fino a Jardim do Morro e girovagate a piedi. Una variante suggestiva e' raggiungere Vila Nova de Gaia via acqua, con il battello. Cercate di arrivare almeno mezz’ora prima della chiusura.

Braga: (1999 - 2015) Braga, una delle piu' antiche citta' del Portogallo. Fondata piu' di 2000 anni fa dall’imperatore Augusto, con il nome di "Bracara Augusta", lungo una delle principali strade romane della penisola iberica, fu centro amministrativo dell’Impero, che, piu' tardi, l’imperatore Caracalla elevo' a capitale della provincia romana della Gallaecia, attuale Galizia. La diocesi di Braga e' la piu' antica del Portogallo e, nel medioevo, la citta' rivaleggio' con Santiago de Compostela per potere e importanza, vi passava uno dei Cammini di Santiago, quando il culto acquisto' maggiore rilevanza, con la riconquista cristiana e la fondazione del regno del Portogallo. La Cattedrale, che e' la piu' antica del paese, fu fatta costruire nel XIIº secolo dai genitori del primo re del Portogallo, D. Henrique e Teresa, le cui tombe si trovano all’interno della chiesa. Braga e' ancora oggi uno dei principali centri religiosi del Portogallo, e le cerimonie della Settimana Santa e di San Giovanni sono il punto alto del calendario religioso e turistico. Suggeriamo una tranquilla passeggiata nel centro storico, per visitare alcune delle numerose chiese, osservare gli edifici storici, come il Palácio do Raio, il Theatro Circo, l’Arco della Porta Nova, o prendere un caffe' nell’emblematico locale Brasileira con vista sul movimentato viale, la Avenida Central.
- Santuário do Bom Jesus do Monte: Il Santuario de Bom Jesus puo' essere raggiunto a piedi, automobile o funicolare notevole opera di ingegneria del XIX secolo. Fu la prima funicolare a essere installata in Portogallo, nel 1882, e lavora ancora con un sistema ad acqua per superare un dislivello di 300 metri in tre minuti. Il progetto di Carlos Amarante (1748), privilegio' lo stile neoclassico di ispirazione italiana, che inserisce l’imponente Santuário do Bom Jesus nell’armonia del paesaggio del nord del Portogallo. La scalinata che conduce in cima e' formata da 17 pianerottoli decorati da fontane simboliche, statue allegoriche e altre decorazioni barocche con tematiche diverse: la Via Crucis, i Cinque Sensi, le Virtu', lo Spiazzo di Mose' e, in cima, le otto figure bibliche che parteciparono alla Condanna di Gesu'. La prospettiva in fondo alla Scalinata e' a perdita d’occhio. Guardando al di sopra, le fontane decorate in granito sui diversi pianerottoli risaltano sul fondo bianco, formando un calice, sul quale "poggia" la chiesa propriamente detta. All’interno del tempio, ampio e sobrio, meritano un cenno i dipinti di Pedro Alexandrino (XVIII secolo). Accanto alla chiesa, si trova il Museu da Confraria, il cui patrimonio e' costituito da opere di arte sacra, e la Biblioteca, creata nel 1918.

Guimaraes: (1999 - 2015) Guimarães e' considerata la culla del Portogallo perche' vi nacque Afonso Henriques che sarebbe diventato il primo re del Portogallo. La visita puo' cominciare dal cuore della citta' bassa, il largo da Oliveira, la piazza dove si innalza il Padrão do Salado, un’edicola gotica, e la Igreja e Colegiada de Nossa Senhora da Oliveira, chiesa collegiata che contiene il notevole Museu Alberto Sampaio. Passando i Paços Municipais, palazzo municipale guarnito di merli, si arriva alla Praça de Santiago, la piazza che nel medioevo accoglieva i pellegrini in viaggio verso Compostela, cosi come oggi accoglie cittadini e turisti nei ristoranti e bari con tavolini all’aperto. Nella Rua de Santa Maria, la via che porta alla citta' alta, si trovano il Convento di Santa Clara, la Casa do Arco e altre case nobiliari. Risaliamo questa via, o l’Av. Alberto Sampaio, il viale fiancheggiato dai resti delle antiche mura, che proseguono nella citta' alta fra il Paço dos Duques de Bragança (Palazzo dei duchi di Braganza) e il castello, sino a raggiungere l’altura, dove troviamo il gia' riferito palazzo, monumento del XVº secolo, in cui si osserva l’influenza dell’architettura nobiliare francese, il Monumento a D. Afonso Henriques, la romanica Cappella di S. Miguel e, infine, il Castello, che risale al Xº secolo e la cui storia e' legata alla fondazione del Portogallo. Rimane da visitare l’altra parte centrale di Guimarães, quindi scendiamo sino al Largo do Toural, piazza con una fontana cinquecentesca. La Rua D. João I, la via che nel medioevo portava a Porto, ostenta case antiche con balaustre in legno e facciate secentesche. Aggirando la chiesa del Convento di S. Domingos, nella Rua de Paio Galvão troviamo l’edificio neo-romanico del Museu Arqueológico Martins Sarmento, che ingloba anche il chiostro del convento. Un po’ piu' avanti l’antico mercato municipale, che oggi ospita la Plataforma das Artes e il Centro de Artes Internacional Jose' de Guimarães, che espone una rassegna dell’opera del rinomato artista, nato in questa citta'. Un po’ piu' lontano dal centro, il Palácio e Centro Cultural Vila Flor, bel palazzo con giardini sospesi, padiglioni e decorazioni rocaille. Da segnalare anche la chiesa barocca di Nossa Senhora da Conceição e dos Santos Passos, alla fine del Largo da República do Brasil. Per avere un’altra veduta della citta' si puo' salire con la funivia alla localita' di Monte da Penha, che offre uno dei piu' bei panorami del nord del Portogallo, e dove si trova il frequentato Santuario di Nossa Senhora da Penha.

Amarante: (1999) Graziosa cittadina che merita una puntata anche solo per passeggiare lungo il fiume, sul vecchio ponte di pietra e tra le case dai balconi sporgenti che affacciano sulle due rive scoscese. Presso un'estremita' del ponte sorgono una chiesa ed un convento dedicati a Sao Gonçalo, patrono della citta'.

Mateus: (1999) Visita del Castello riprodotto sulle etichette dell'omonimo vino.

Viseu: (1999 - 2015) Vivace cittadina commerciale raramente visitata dai turisti. Il centro storico, circondato da moderni quartieri molto trafficati, orbita intorno ad una massiccia cattedrale in granito, simbolo dell'ufficio di sede vescovile che Viseu ricopre sin dall'epoca visigotica.

Guarda: (1999) I Portoghesi la definiscono fria, farta, forte e feia (fredda, ricca, forte e brutta) ed in fondo non sembrano avere tutti i torti: anche nella bella stagione la citta' appare grigia, austera e distante. A cio' si aggiunge un clima quasi sempre freddo dovuto al fatto che Guarda si trova a piu' di 1000 m d'altezza (e' la piu' elevata citta' del Portogallo).

Castelo Branco: (1999) Prospera e graziosa citta' posta a soli 20 km dalla frontiera spagnola. Data la sua vicinanza alla linea di confine, la citta' fu costretta a subire molte invasioni nel corso dei secoli - particolar-mente feroce fu l'attacco sferrato dai Francesi nel 1807 - e di conseguenza non ha conservato un gran numero di monumenti storici.

Tomar: (1999 - 2015) Lo spazio urbano piu' antico di Tomar ha la forma di una croce, orientata secondo i punti cardinali, con a ogni estremita' un convento. La Praça da República, piazza con l’Igreja de São João Baptista, la chiesa madre, ne costituisce il centro, con a occidente la collina del Castello e del Convento di Cristo. Nelle vie centrali si trovano negozi e il caffe' piu' antico, che serve le specialita' della pasticceria locale. A sud, il Convento de São Francisco, in cui si visita il curioso Museu dos Fósforos (Museo dei Fiammiferi) e, a nord, l’antico Convento da Anunciada. A est, nel Museu da Levada, si osservano le macine e i mulini che funzionavano con la corrente del fiume Nabão che attraversa la citta'. Su una delle sponde del fiume c’e' il Convento de Santa Iria e, un po’ piu' lontana, l’Igreja de Santa Maria do Olival, la chiesa che contiene le tombe di vari templari, fra le quali, quella di Gualdim Pais, il primo grande maestro, morto nel 1195. Tutta la citta' si e' sviluppata attorno a questo nucleo che e' anche il palco di una delle maggiori feste popolari, la Festa dos Tabuleiros. Oltre a essere stata testimone delle lotte della riconquista cristiana, nel XIIº secolo, Tomar conserva un’interessante memoria della religione ebrea, l’antica Sinagoga del XVº secolo, oggi Museu Luso-Hebraico de Abraão Zacuto, dedicato all’illustre astronomo e matematico del Quattrocento. Situato nell’antica Rua da Judiaria, il museo raccoglie una notevole collezione di documenti e di epigrafi. Si notino i buchi in ogni angolo della sala in cui venivano collocati degli orci di terracotta per migliorarne l’acustica. Ai monumenti gia' riferiti si aggiunge il Núcleo de Arte Contemporânea, che conserva la collezione di uno dei piu' importanti storici dell’arte portoghese del XXº secolo, il professore Jose'-Augusto França. Conclusa la visita culturale, si puo' fare una pausa nel Parque do Mouchão, un parco ombroso, in cui si vede la Roda do Mouchão, una ruota idraulica in legno. e' uno degli emblemi della citta' e rievoca i tempi in cui i mulini, i frantoi e i campi coltivati lungo il fiume contribuivano per la prosperita' di Tomar.
- Convento de Cristo di Tomar: Qualsiasi sia il motivo per visitare la citta', e' imprescindibile salire al castello dei templari e conoscere l’opera monumentale del Convento de Cristo. La Charola, ossia l’originaria rotonda romanica con il deambulatorio, e' la parte piu' antica. L’antico oratorio templare, costruito nel XIIº secolo, cosi come il castello che, ispirato alle fortificazioni della Terra Santa, era all’epoca la piu' moderna e avanzata struttura militare del regno, venne trasformato in cappella maggiore quando D. Manuel I, ne ordino' la ristrutturazione, nel XVIº secolo, e fu allora che il monumento acquisi' lo splendore architettonico, che ancora oggi conserva e che gli e' valso la classificazione come Patrimonio dell’Umanita'. Bisogna visitare il Convento con molta attenzione, per scoprire alcuni particolari notevoli, come le raffigurazioni del portale rinascimentale, la singolare simbologia della finestra in stile manuelino della sala del capitolo, l’architettura del chiostro principale e le sale legate ai riti dei templari. Per capire meglio la storia del convento, bisogna sapere che l’Ordine dei Cavalieri del Tempio si trasformo' in Ordine di Cristo, salvaguardando il potere, le conoscenze e le ricchezze che possedeva in Portogallo. Il famoso Infante D. Henrique, la guida dell’epopea delle Scoperte, fu uno dei governatori e protettori piu' importanti dell’ordine.

Santarem: (1999) E' una delle citta' piu' graziose dell'Estremadura, "un libro fatto di pietra", come scrisse un famoso romanziere portoghese dell'800, "nel quale e' scritta la parte piu' interessante e piu' poetica della nostra storia". Oltre che per le chiese ed i palazzi, Santarem e' oggi rinomata anche per le sue corride, le sue fiere e le sue feste. Situata su un altopiano, Santare'm e' un belvedere sulla fertile regione della valle del Tago, famosa per l’agricoltura, l’allevamento di bestiame e le corride. La citta' ha fatto parte dei territori che appartenevano all’Ordine di Cristo che sostenne finanziariamente le Scoperte del Portogallo, e, in quell’epoca, ha conosciuto uno straordinario sviluppo, come comprovano i suoi monumenti, di grande importanza per la storia dell’arte portoghese. Oltre a visitare i monumenti, a Santare'm si puo' apprezzare la gastronomia. Siamo nella capitale del Ribatejo, una regione fertile, di terre pantanose che il fiume inonda con regolarita'. Il Tago e' l’anima della regione, e per questo motivo nella gastronomia locale hanno un posto di primo piano i pesci pescati nel fiume, come le anguille, che si mangiano fritte o in zuppa, l’alosa (in primavera, quando il pesce depone le uova ed e' piu' saporito), servita come açorda (pane cotto insaporito con aglio) o anche la lampreda, che gli intenditori considerano divina.
Il punto di partenza per una visita a Santarem e', in genere, il Jardim das Portas do Sol, la cittadella fortificata che D. Afonso Henriques, il primo re del Portogallo, conquisto' agli arabi, con un attacco notturno nel 1147. Dopo aver ammirato il paesaggio da questo belvedere naturale, in cui si trova il Centro di Interpretazione UrbiSacallabis, possiamo cominciare la visita della citta'. Camminando verso il centro storico, troveremo la Torre do Relógio, del XIVº secolo, oggi sede del Núcleo Museológico do Tempo. Viene chiamata anche Torre das Cabaças (torre delle zucche) in riferimento agli oggetti che si trovano sulla vetta e che servivano per propagare il rintocco delle campane che suonavano le ore, ma che a detta di qualcuno raffigurano le teste vuote di chi l’ha progettata. Nei pressi, la Igreja de São João do Alporão, chiesa romanica, ora trasformata in Núcleo Museológico de Arte e Arqueologia, con l’abside in stile gotico, uno dei primi esempi di questo stile architettonico in Portogallo. Qui inizia l’itinerario attraverso il gotico portoghese che si poi trasformato nello stile manuelino della Igreja de Nossa Senhora de Marvila, con notevole rivestimento di azulejos, del XVIIº secolo. La Igreja de Nossa Senhora da Graça, e' invece un esempio di gótico-fiorito. All’interno, la tomba di Pedro Álvares Cabral, scopritore del Brasile. Accanto, si puo' visitare la Casa do Brasil, che appartenne alla famiglia di questo personaggio di primo piano della storia portoghese. Per completare l’itinerario del gotico portoghese, visiteremo piu' tardi la Igreja de Santa Clara, in cui lo stile si manifesta nella sua forma piu' semplice e austera, in conformita' con l’ordine religioso delle Clarisse. In questa parte della citta', si trova anche la Igreja do Santíssimo Milagre, chiesa del XVIº secolo, una delle piu' importanti per gli abitanti di Santare'm. Passeggiando per le vie fiancheggiate da edifici rinascimentali si giunge alla Praça Sá da Bandeira, la piazza principale, dove si vede la Igreja de Nossa senhora da Conceição, attuale cattedrale di Santare'm, e la (6) Igreja de Nossa Senhora da Piedade. Nelle vicinanze, il Convento de São Francisco, del XIIIº secolo, restaurato di recente dopo una lunga storia di distruzioni e ricostruzioni.

Evora: (1999 - 2015) Evora e' una delle piu' belle citta' del Portogallo, capace di unire il fascino e l'eleganza della storia all'atmosfera placida e soave di una citta' a misura d'uomo. Il centro storico, in parte circondato dall'antica cinta muraria, invita a lunghe passeggiate alla scoperta dei suoi importanti monumenti d'epoca romana ed araba come agli innumerevoli gioielli artistici ed architettonici di epoche successive. Quanto a monumenti storici ed edifici di pubblico interesse Evora e' seconda solo a Lisbona. Il centro storico e' stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell'Umanita' nel 1986. E' uno dei centri culturali piu' rispettabili ed illustri del Paese, e non solo. Non vi fate confondere dalle piccole dimensioni della cittadina, e ricordate che spesso il vino migliore sta nella botte piccola. La piazza principale della citta' si chiama Praça do Giraldo e si trova nel cuore della citta', e qui si conosce il lato piu' dinamico e commerciale di e'vora. La piazza e' frequentata da venditori ambulanti e artisti di strada. Sotto gli antichi portici moreschi di Praça do Giraldo si trovano caffe' e negozi. Si possono anche visitare la chiesa di Sant’Antonio del XVI secolo e la famosa fontana Henriquina, considerata monumento nazionale dal 1910. La Cattedrale da Se' e' di certo il sito piu' importante di tutta la citta' ed e' la cattedrale piu' grande del Portogallo. Si trova vicino al tempio romano, fu fondata nel 1186 dal Vescovo D. Paio (sebbene pare che sia stata sviluppata del tutto solo nel XIII secolo), ed e' un'altra testimonianza della presenza romana, anche se sono molto evidenti le influenze del gotico al suo interno. All’interno si puo' visitare la Cappella de Nossa Senhora da Piedade (chiamata anche Cappella di Esporão) ed ammirare le mirabili decorazioni in stile rinascimentale. Immediatamente a nord-ovest dell'Igreja de São João si puo' vedere la secentesca facciata di un palazzo fortificato assai piu' antico, come rivelano le due massicce torri quadrate che la incorniciano. Il Palácio dos Duques de Cadaval fu donato a Martim Afonso de Melo, il governatore di Evora, da Dom João I, e in alcuni periodi funse anche da residenza reale. Tuttora un'ala del palazzo e' abitata dalla famiglia de Melo, mentre il resto e' sede dell'ufficio municipale che si occupa della manutenzione stradale. Uno dei siti che suscita la maggiore curiosita' tra i turisti e' l’antico tempio romano (Tempio di Diana), situato nel cuore storico della citta', chiamato anche il tempio di Diana. Esso e' stato inserito dall’UNESCO nella lista dei siti dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanita', ed e' uno dei piu' antichi e meglio conservati, uno dei monumenti di rilievo del Paese gia' dal I secolo d.c. e' sopravvissuto a moltissime vicissitudini nella storia: per esempio durante l’Inquisizione era utilizzato per le esecuzioni, e ha resistito al grande terremoto del 1755, infatti il tempio possiede ancora 14 delle sue colonne corinzie originarie. La chiesa di San Francesco, la cui architettura e' influenzata dagli stili gotico e manuelino, e' proprio una perla in se'. Lo spazio e' occupato in modo elegante da altari d’oro e mattonelle dipinte di blu, e avendolo percorso tutto si arriva alla sezione piu' importante della chiesa, la Capela dos Ossos, la Cappella delle ossa. Quando si entra nella Capela dos Ossos si comprende subito che si tratta di uno dei monumenti piu' impressionanti di e'vora, e passando attraverso l’arco principale dell’ingresso, si trova dipinta una frase che vi fara' scorrere un brivido lungo la schiena e che suona piu' o meno cosi': "le nostre ossa sono gia' qua, aspettiamo le vostre". Tutta la cappella e' coperta da almeno 5.000 ossa umane e teschi, e fu costruita da un monaco francescano durante il periodo della rinascita cattolica (il periodo noto come Contro-riforma), per trasmettere il messaggio che bisogna riflettere sulla brevita' della vita.

Beja: (1999 - 2015) Appare come una cittadina monotona, di scarso interesse per il turista e con poche possibilita' d'alloggio a prezzi economici.

Lagos: (1999 - 2015) Brulicante di giovani durante tutta l'estate, circondata da alcune delle piu' belle spiagge e dei tratti di costa piu' spettacolari dell'Algarve, Lagos e' una vivace cittadina dove si fa vacanza all'insegna del divertimento e della spensieratezza. Dell'antica citta', in gran parte distrutta dal terremoto del 1755, rimangono ben poche tracce fra cui parte delle solide mura e la disposizione delle strade ripide e strette.