Dubrovnik
Dubrovnik, conosciuta anche come la Perla dell'Adriatico, e' la citta' piu' meridionale della Croazia e anche la piu' famosa, meta di crociere e visite durante tutto l'anno, non solo nel periodo estivo. Ogni
angolo, vicolo e stradina di questa bellissima citta' nasconde un tesoro e tra le mura della citta' vecchi si respira la Storia. Dubrovnik e' circondata da circa 2 km di mura medievali che si sono conservate
nei secoli nella loro forma originaria. Le mura, simbolo della citta', sono aperte ai visitatori e, insieme alla citta', sono protette dall'UNESCO dal 1979.
Famosa per le bellissime mura che la circondano, Dubrovnik e' protetta dalla bora dal monte Srd e dallo scirocco dall'isola di Lokrum. Insieme ai laghi di Plitvice e' una delle maggiori attrazioni della Croazia,
fermata obbligata per le maggiori navi crociera che solcano il Mediterraneo. Il territorio intorno alla citta' vecchia e' coperto da una rigogliosa vegetazione mediterranea, numerosi giardini e arboreti,
colture di limoni e aranci - piante tropicali e subtropicali portate nei secoli dai marinai di ritorno dai loro viaggi.
I numerosi edifici storici, i panorami mozzafiato, il clima mite e soleggiato e una tradizione di ospitalita' che affonda nei secoli, rendono la citta' una delle mete preferite dai turisti di tutto il mondo.
Per visitare Dubrovnik occorrono almeno due giorni, alternando esplorazioni diurne a passeggiate notturne: i periodi migliori per visitare la citta' sono l'autunno e la primavera, perche' in estate il flusso
turistico e' al suo picco, ed e' difficile godere appieno della bellezza dei vicoli, delle calli e dei bellissimi palazzi ricchi di fascino e storia. La Citta' Vecchia e' racchiusa da alte mura bianche con
torri e bastioni e un profondo fossato. Le mura si visitano in un'ora e mezza circa e sono da visitare preferibilmente di mattina, o di sera, quando il flusso turistico e' minore e il sole meno implacabile.
La pianta della citta' e' regolare, le vie armoniose, i tetti delle case sono tutti orientati nella stessa direzione e coperti di tegole rosse...
Scegliendo di entrare in citta' da porta Pile bisogna utilizzare un ponte per superare il fossato esterno. Porta Pile venne costruita nel 1537 in sostituzione della porta piu' vecchia (della fine del X secolo)
insieme a una torre che era la residenza del capo della Repubblica. Sulla porta si trova la statua di San Biagio, patrono di Dubrovnik opera di Ivan Mestrovic (1922) e un tempo si poteva ammirare anche un bassorilievo
di Pietro I. Dalla porta si passa attraverso un vestibolo e si raggiunge il cortile posto tra il bastione e le mura: qui si apre una porta in stile gotico , costruita nel 1460. Attraversata Porta Pile si mette piede
in una piazza chiamata Poljana Paska Milicevica risalente all'occupazione Francese. Al centro della piazza spicca la Grande Fontana di Onofrio: si tratta della parte terminale dell'acquedotto costruito nel 1436 che
portava l'acqua dalla sorgente del fiume Ombla alla citta'. Nata su progetto di Onofrio di Giordano della Cava venne terminata nel 1444. Originariamente costruita su due pieni, venne danneggiata dal terremoto del 1667
e ristrutturata come appare oggi: ricorda un battistero a sedici lati divisi da colonnine che incorniciano diverse bocche di pietra da cui esce l'acqua. La struttura e' sormontata da una cupola opera di Pietro di Martino da Milano.
Sul lato sud della piazza si trova l'ex Convento delle Clarisse risalente al 1292: venne costruito vicino la chiesa di San Biagio che, successivamente prese il nome di chiesa di Santa Clara.
Sul lato nord della piazza si affaccia il Convento di San Francesco del XIII secolo con splendido chiostro in stile gotico veneziano. Al di sopra del Convento si innalza il campanile della Chiesa di San Francesco
ultimata nel 1343. Di fianco alla chiesa di san Francesco si trova la chiesa di San Salvatore opera dell'architetto Pasquale di Michele Ragusino con facciata Rinascimentale e ricorda il Duomo di Sibenik. Dalla Piazza
inizia lo Stradun o Corso: e' una via ampia, lunga 200 m, che arriva fino alla Torre dell'Orologio. E' la via principale della citta', sulla quale si affacciano negozi e caffetterie, ed e' il luogo prediletto di incontro
dei locali. Costruita nel XII secolo con il riempimento del canale paludoso che divideva l'isola di Laus dalla terraferma, lo Stradun divide la citta' in due ed e' il punto di incontro delle calli laterali. Parallelamente
allo Stradun corrono due vie, a nord ulica Prijeko, la strada dei ristoranti, delle caffetterie e dei bar e a sud l'ulica od Puca. Nella parte settentrionale dello Stradun le calli salgono sulle pendici del monte Srd.
Seguendo Ulica od Sikurate si arriva alla chiesa paleocristiana di Sigurata e al convento annesso. Tra le strette stradine e le calli si trovano edifici risalenti al XVIII secolo e imboccando Boskoviceva ulica si puo'
arrivare fino alla ex Porta di San Giacomo, al cui angolo si trova la Chiesa di San Giacomo, l'unico edificio in stile Romanico di Dubrovnik. Proseguendo verso sud si incontrano i resti di un palazzo gotico, mentre
verso est si apre uno slargo con la chiesetta di Sveti Duh o Santo Spirito del 1448,. Superata la chieda di Santo spirito si trova la chiesetta di Santa Maria Maddalena del 1402.
Poco prima della fine dello Stradun si apre la Calle dei Giudei che attraversa l'antico quartiere ebraico (1325), dove sorge la sinagoga costruita nel XV secolo, al cui interno sono conservati gli arredi del XVII.
Le vie che si diramano dal tratto finale dello Stradun arrivano tutte in una strada chiamata Peline, che segue le mura fino al Forte Minceta.
Passata la Calle degli Orefici si arriva nell'angolo nord della citta' - oltre le mura si trova il Forte Revelin, mentre nell'angolo si trova la Torre Asimov. Questa torre e' attraversata da Porta Ploce, costruita
nel XV secolo da Onofrio di Giordano della Cava.
Sempre nell'angolo nordorientale della citta' si puo' ammirare anche il Convento dei Domenicani, raggiungibile con una scalinata con balaustra Rinascimentale: l'entrata al Convento si trova nella parte sud della chiesa.
Addossata alla facciata laterale della Chiesa di San Domenico c'e' la chiesetta di San Sebastiano (1466-1469), una costruzione in pietra calcarea. Di fronte a San Domenico c'e' la chiesa Barocca del Rosario e accanto a
questa costruzione si trovano le sale barocche della Confraternita del Rosario, oggi sede dell'Associazione degli Amici dell'Antichita' di Dubrovnik. A sud della chiesa del Rosario sorge la chiesa di San Nicolo', che
risale all'XI secolo, con campanile a vela, mentre sul lato sud del Convento, sotto la torre di san Luca, si trova la Chiesa di San Luca risalente al 1245. E' una costruzione in pietra a vista con campanile a vela.
Accanto a San Luca si puo' ammirare la chiesetta sconsacrata dell'Annunciazione in stile gotico-rinascimentale progettata da Pietro Andrich di Korcula.
Al termine dello Stradun si trova la Piazza della Loggia, dove venivano annunciate le festivita' e proclamati gli editti: era conosciuta come Piazza dei Signori e al suo centro si vede il Pilo portabandiera (1418)
chiamato anche Pilo di Orlando, simbolo Medievale dell'indipendenza delle citta' commerciali. A nord della piazza si erge il Palazzo Sponza con Loggia in stile gotico-veneziano e rinascimentale. Costruito nel 1312,
trasformato da Michele Ragusino nel 1522, Palazzo Sponza oggi e' sede dell'Archivio della citta'.
Di fronte al Palazzo Sponza c'e' la Chiesa di San Biagio: originariamente costruita in stile romanico nel 1348, dopo il terremoto 1667 venne ristrutturata in stile Barocco; sfortunatamente un incendio la distrusse
nuovamente nel 1706 e nel 1715 venne ricostruita con l'aggiunta della scalinata che permette di raggiungere il terrazzo alla base della facciata.
Tra la Chiesa di San Biagio e Palazzo Sponza si puo' ammirare la Loggia delle Campane e dall'arco della Loggia si arriva sulla strada che porta a Porta Ploce, mentre dalla Porta della Pescheria si accede al porto
della citta', costruito nel XII secolo. Nel porto di trovano quattro torri - la Torre della Pescheria, la Torre della Prigione, la Torre di San Luca e la Torre della Gondola: oggi il porto viene utilizzato da pescherecci
locali e dalle imbarcazioni turistiche.
Sulla Riva si possono ancora vedere i resti dell'antico Arsenale che oggi ospita un ristorante. Di fianco alla Loggia si erge la Torre dell'Orologio (1444) e di fianco alla torre c'e' l'edificio della Gran Guardia (XV secolo)
che fronteggia la piccola Fontana di Onofrio, costruita da Onofrio di La Cava nel 1438.
Da Piazza della Loggia dirigendosi verso sud e percorrendo la via Ulica Pred Dvorom si incontra il Palazzo Comunale, appoggiato alla Gran Guardia. E' in stile rinascimentale ed e' stato costruito nel 1862, dove un tempo sorgeva
il Palazzo del Gran Consiglio, distrutto in un incendio nel 1344. A piano terra dell'edificio ha sede la Caffetteria cittadina e il Palazzo viene utilizzato per le sedute del Consiglio Comunale ed e' sede del Teatro Nazionale.
Vicino al Palazzo Comunale si trova il Palazzo dei Rettori, costruito in stile gotico al posto dell'antico castello del XII secolo: e' uno dei palazzi piu' belli della citta' ed era la sede del Grande e Piccolo Consiglio. Nel
Palazzo abitava anche il Rettore della citta'. Ulica pred Dvorom termina con la Cattedrale di Santa Maria Maggiore del 1667. Tra la Cattedrale e il Palazzo del Rettore si trova un'altra bella piazza: nel suo angolo orientale
si erge la Porta di Ponte (1476) e attraversando la Porta si arriva alla vecchia banchina del porto Casson, mentre a Ovest la piazza e' chiusa dal Palazzo Arcivescovile in stile tardo Rinascimentale. Dal lato sud del Palazzo
parte una via che porta fino al Forte San Giovanni e alla chiesetta della Madonna del Carmine, che sorge ai suoi piedi. A sud della Cattedrale si trova il quartiere piu' antico della citta' chiamato Pustijerna, caratterizzato
da stradine strette, scalinate e volti. Il quartiere si estende nell'estremita' sud-ovest della citta'. Qui si possono ammirare Palazzo Skocibuha (1549-53) e Palazzo Zamagna in stile gotico. Nel quartiere ci sono anche le rovine
della chiesa di santo Stefano (preromanica), piazza Ruggero Boscovich (raggiungibile anche dalla Cattedrale seguendo una bella scalinata barocca), la Chiesa dei Gesuiti dedicata a Sant'Ignazio, l'edificio del Collegio Raguseo e
una serie di vie che riportano allo Stradun. Dalla scalinata di Sant'Ignazio dirigendosi verso ovest si raggiungono il Chiostro di Santa Caterina, che ospita la Scuola di Musica, mentre piu' a ovest si trova l'ex Convento di Santa
Maria del XII secolo (oggi trasformato in palazzo residenziale). Imboccando Ulica Rupa si arriva al Museo Etnografico Rupe. A ovest del museo si trova la chiesa chiamata Domino e in una traversa la chiesetta di San Rocco (1526-1546) con campanile a vela.
La seconda parallela dello Stradun - ulica od Puca o via delle cisterne - e' una via commerciale con vari negozi dove si possono ammirare la piccola chiesa di San Giuseppe (1667) che fronteggia la chiesa ortodossa Srpska Pravoslavna (1877)
circondata da una cancellata in ferro. Dirigendosi piu' a est si raggiunge la Moschea dei Mussulmani di Bosnia. La via delle cisterne termina con Piazza delle Erbe (Gunduliceva poljana), che ospita il monumento al poeta Giovanni Francesco
del Gondola opera di Ivan Rendic (1893).
Cavtat
Cavtat e' l'antica cittadina sulla collina della boscosa penisola Rat con nuove citta' lungo la costa, coperta di vegetazione mediterranea con pini e cipressi sempre verdi e' posto singolare dell'Adriatico. Piu' di 7 km di costa bassa,
spiagge sabbiose, baie, alberghi moderni di prima categoria hanno trasformato Cavtat nel luogo turistico piu' cercato e piu' visitato della Regione di Dubrovnik.
Il fascino di questa citta' si trova nelle antiche costruzioni. La maggior parte di monumenti culturali e storici appartengono all'architettura rinascimentale con tracce gotiche: il palazzo del rettore, fortezze, muraglie, piazze,
la chiesa di San Nicola, la chiesa della Madonna di Cavtat e il Convento francescano.
Questa antica citta' con i suoi dintorni custodisce i resti della storia antica.
Diverse volte si e' elevata dalle rovine e dai disastri, nel mondo antico e' stata conosciuta come Epidaurum, e dopo la distruzione totale nel VII sec. ne sono rimaste solo le rovine che ha comprato la Repubblica di Dubrovnik nel
Quattrocento insieme a Konavle ricostruendo la citta' scomparsa.
Ci sono numerosi residui dell'antica citta' (illirici, greci, romani), antiche muraglie, fortezze, rovine disperse in tutto il luogo e nei dintorni. Ci sono molti resti archeologici: anfore, pezzi di capitelli, architravi, fregi,
mosaici, lapidi, gioielli, soldi che parlano delle richezze e bellezze delle abitazioni storiche su tutto il Rat d'un tempo.
Si vedono anche oggi gli avanzi delle antiche strade, dei passaggi, dell'anfiteatro non lontano dal Convento francescano, delle muraglie e scalinate che portano sul cima del Rat dove, secondo le leggende e prove storiche, c'erano
i templi e l'acropoli greca col tempio di Asclepio e nei tempi romani il Foro di Augusto.
Oggi, su questo rialto, domina il capolavoro del grande scultore croato Ivan Mestrovic, la capella di San Rocco, mausoleo della fami- glia Racic.
Ragusavecchia e' oggi un tesoro d'arte, cultura e storia che si custodisce nel Palazzo del rettore, nelle chiese e musei, nella Pinacoteca e in alcune collezioni private.
In questa localita' e' nato Baltazar Bogisic (XIX, XX sec.) scienziato conosciuto in tutto il mondo; membro di molte accademie europee, dottore in giurisprudenza e collezionista appassionato del tesoro folcloristico. Nel Palazzo
del rettore si custodisce la ricca eredita' culturale di oltre 22000 libri antichi e rari, circa 70 incunabuli, collezione d'archivio di grande valore, collezione di oltre 10000 grafiche, collezione numismatica dell'antico denaro
e di quello della Repubblica di Dubrovnik (1500 esemplari), collezione di armi antiche, collezione etnografica ecc.
Nel Palazzo del rettore c'e' il Lapidario con scavi e monumenti dai tempi antichi.
Cavtat e' citta' natia del grande pittore croato Vlaho Bukovac (XIX, XX sec.). Nella casa natale di Vlaho Bukovac c'e' il museo memoriale con il suo atelier. Le numerose opere di Bukovac si trovano nella Chiesa di San Nicola, nella
Chiesa del Convento francescano, nelle collezioni private. Cavtat e' anche il luogo di nascita del grande politico e uomo di stato Frano Supilo ( XIX, XX sec.)
Nella Chiesa di San Nicola c'e' un quadro di Carmelo Reggio Palermitano; nel Convento dei francescani si trova il famoso polittico di San Michele, opera di Vicko Dobricevic, pittore raguseo. Il chiostro del convento fa parte dei
capolavori dell'architettura rinascimentale. La Pinacoteca custodisce una grande collezione di oggetti d'arte dai tempi antichi fino ad oggi.
Arboretum di Trsteno
Trsteno, il piu' antico parco rinascimentale della Dalmazia (1502), oggi e' l’unico arboreto su tutta la fascia costiera del Paese. Ricco di piante esotiche, tra le quali spiccano gli eucalipti, la canfora e
due giganteschi platani vecchi di 400 anni (esemplari unici in Europa), questo giardino e' abbellito da una fontana barocca con statue raffiguranti Nettuno e le Ninfe.
Spalato
Spalato (Split in croato) e' la seconda citta' della Croazia e una tappa imprescindibile di una vacanza on the road nella Dalmazia centro-meridionale. Val certamente la pena fare una sosta per visitare lo splendido
Palazzo di Diocleziano, una piccola citta' nella citta' costruita in pregiata pietra bianca che crea un suggestivo contrasto con il colore del mare. Le spiagge sono vicine e facilmente raggiungibili, ma Spalato
ha l’appeal di una citta' piu' che di una localita' balneare. Passeggiate per le eleganti vie del centro e sul lungomare ed approfittate delle numerose opportunita' di turismo culturale che Spalato vi offre, con i
suoi prestigiosi festival, eventi internazionali di cinema e teatro e tradizionali feste popolari. Splendida di giorno, al calar del sole Spalato si trasforma in regina della notte, con un’ampia scelta di pub,
locali e discoteche dove scatenarsi fino a tardi.
Palazzo di Diocleziano
E' uno dei monumenti meglio conservati dell'architettura romana. Fu costruito come sintesi di una sfarzosa villa imperiale e di un accampamento militare romano (castrum), diviso in quattro parti da due strade
principali. La meta' meridionale del palazzo era destinata all'imperatore, al suo appartamento e al corrispettivo cerimoniale ufficiale e religioso, mentre la parte settentrionale era prevista per guardia imperiale,
soldati, servitu', magazzini ecc. Il palazzo e' una costruzione rettangolare (circa 215m x 180m) con quattro grandi torri angolari e quattro torri piu' piccole e una porta su ciascun muro. Nella parte inferiore delle
mura non ci sono aperture mentre il piano superiore si apre in un portico monumentale sulla facciata meridionale e corridoi con finestre ad arco lungo gli altri tre lati. Nel corso dei secoli gli abitanti del palazzo,
e dopo anche i cittadini di Spalato, hanno adattato questi spazi alle loro esigenze, sicche' gli edifici all'interno e le mura esterne con le torri hanno cambiato notevolmente il loro aspetto originale, ma i contorni del palazzo sono ancor oggi ben visibili.
La Cattedrale Di San Doimo:
Tra le cattedrali europee, quella di Spalato sorge nell'edificio certamente piu' antico, il mausoleo dell'imperatore romano Diocleziano. In essa, all'inizio del terzo millennio, la storia concilia il patrimonio
dell'antichita' pagana, quello del medioevo cristiano e quello appartenente all'epoca moderna. Nella meta' del VII secolo il mausoleo dell'imperatore, persecutore dei cristiani, divenne cattedrale nella quale i posti
d'onore furono riservati per gli altari con le reliquie di San Doimo e Sant'Anastasio, martiri giustiziati nella vicina Salona.
L'ottagono esterno del mausoleo era circondato da un portico (periptero) a 24 colonne. Il suo interno e' a pianta circolare con quattro nicchie semicircolari e quattro rettangolari. Al centro fu sistemato il sarcofago
di Diocleziano che piu' tardi venne distrutto. Le nicchie sono sovrastate da otto colonne corinzie di granito rosso e, su di esse, altre otto colonne piu' piccole. Il rilievo del fregio che corre tutt'intorno raffigura
degli Eroti a caccia, maschere e teste umane. Destano particolare interesse due medaglioni con nastri nei quali gli archeologi e la tradizione spalatina riconoscono ritratti di Diocleziano e sua moglie Prisca.
E' interessante la costruzione della cupola, realizzata con mattoni posati a ventaglio nella sua parte inferiore e a posa circolare nella parte superiore. La cupola splendeva grazie ad un luccicante mosaico,
come quella del Vestibolo.
Oggi la cattedrale e' soprattutto luogo liturgico la cui continuita' millenaria e' attestata dalle messe domenicali e dal rinnovato splendore della processione nel giorno del patrono della citta', San Doimo. Tra
i piu' importanti elementi della cattedrale sono i suoi battenti che nel 1214 intaglio' in noce lo spalatino Andrija Buvina rappresentandovi in 14 cassette di ogni battente le scene del Vangelo, dall'Annunciazione
dell'arcangelo Gabriele alla resurrezione di Cristo.
A sinistra dell'ingresso si trova un pulpito esagonale del XIII secolo, realizzato in prezioso porfido verde, nel passato completamente dorato. L'altare laterale destro era consacrato a San Doimo, vescovo e martire
salonitano. Il suo ciborio fu scolpito nel 1427 da Bonino da Milano in stile tardogotico, e nel 1429 il pittore spalatino Dujam Vukovic abbelli' l'altare con affreschi dei quattro evangelisti.
L'altare laterale sinistro, consacrato al secondo patrono di Spalato, martire salonitano, tintore Anastasio di Aquileia, fu realizzato nel 1448 da Juraj Dalmatinac (Giorgio il Dalmata), il maggior costruttore e
scultore del suo tempo. Č particolarmente bello il rilievo centrale sul sarcofago con la raffigurazione della Flagellazione di Cristo, dove lo scultore rappresenta Cristo in balia della sofferenza e del dolore.
L'altare maggiore fu eretto tra il 1685 ed il 1689. Nella nicchia settentrionale si trova l'altare realizzato dallo scultore veneziano Morlaiter, risalente al 1767, nel quale tre anni dopo vennero trasferite le reliquie di San Doimo dall'altare del Bonino.
L'opera piu' importante nel coro barocco della cattedrale sono gli schienali lignei degli stalli intagliati nella prima meta' del XIII secolo, che originariamente erano collocati davanti all'altare maggiore.
Il campanile della cattedrale (57m) e' la piu' originale costruzione dalmata medievale, iniziata nel XIII secolo. A cavallo tra il XIX ed il XX secolo il campanile fu completamente restaurato e alquanto modificato.
Vale la pena salire la scalinata che porta in cima al campanile per godere il bellissimo panorama di tutta la citta'.
La Porta Aurea:
Porta septemtrionalis era il suo nome all'epoca romana. L'imperatore Diocleziano la varco' per la prima volta il 1 giugno 305 quando fece ingresso al Palazzo. Fu costruita a forma quadrangolare, con doppie porte,
come parte del sistema difensivo militare (propugnaculum).
La sua facciata e' decorata con le nicchie che ospitavano sculture raffiguranti i quattro tetrachi (Diocleziano, Massimiano, Galerio e Costanzo Cloro). Da questa porta, collegata con il Peristilio con la via Cardo,
la strada portava direttamente a Salona, capoluogo della provincia romana della Dalmazia, e la potevano usare solo l'imperatore e la sua famiglia. Oggi, questa zona, insieme all'antistante monumento al vescovo Grgur
Ninski (Gregorio da Nona), opera del grande scultore croato Ivan Metrovic, e' uno dei piu' visitati punti turistici a Spalato.
Sotto l'influenza di Venezia, nel XVI secolo, la porta cambio' nome diventando Porta Aurea (Porta d'Oro), che poi e' il nome cha ha conservato sino ad oggi.
La Porta Argentea:
Porta orientalis era il suo nome all'epoca romana. La via principale, il decumano, collegava la porta orientale del palazzo con quella occidentale, Porta Ferrea, che oggi conduce verso la Pjaca, piazza centrale della citta'.
La Porta Argentea era piu' modestamente decorata rispetto alla Porta Aurea e dal Medioevo fino alla meta' del secolo scorso era murata. Fu restaurata a fondo nel 1952 dopo l'abbattimento della chiesa barocca di Dušica. Ai lati
della porta si vedono i resti delle torri ottagonali, che ci permettono di immaginare la bellezza della costruzione e la forza di vigilanza sulla porta d'accesso da nord, est e ovest. Entrati dalla porta orientale, ancor oggi
possiamo calcare l'originale selciato del decumano antico per il quale una volta passavano i sudditi dell'imperatore. La lunga storia della Porta Argentea nei tempi moderni e' stata arricchita da uno dei maggiori eventi legati
alla Chiesa cattolica di Spalato: nell'anno 2000 attraverso questa porta e' passato papa Giovanni Paolo II estasiato dalla bellezza della Cattedrale di San Doimo nella quale piu' tardi ha pregato.
La Porta Ferrea:
Il suo nome antico originale era porta occidentalis. Č l'unica delle quattro porte attraverso la quale la vita e' scorsa continuamente durante tutti i 17 secoli della storia di Spalato. Fin dal primo giorno la Porta Ferrea e'
testimone di tutti i mutamenti che la citta' subisce, dai tempi romani, attraverso il Medioevo fino all'epoca presente. Ancor oggi saluta la sua citta' e i suoi Spalatini con le campane dell'orologio rinascimentale. Il rilievo
raffigurante Nike, la dea pagana della vittoria, fu abbattuto dall'architrave e al suo posto, nel V secolo, i cristiani incisero una croce, il proprio segno della fede. Nell'XI secolo sopra la porta venne eretta la chiesetta
della Madonna del Campanile, originariamente consacrata a San Teodoro, con uno splendido campanile del primo romanico. Nel Medioevo, lo spazio che accoglieva il propugnaculum fu usato come tribunale e fino ad una cinquantina
di anni fa ci si trovavano tante piccole boteghe. La dinamica storica della Porta Ferrea si riflette oggi nei condomini accostati ai suoi muri, il campanile e una parte del camminamento di guardia dal quale si ha una splendida
vista sull'intero decumano e sulla Piazza del Popolo. Č particolarmente interessante l'orologio con 24 numeri. Adiacente alla porta si trova uno dei piu' bei palazzi cittadini che apparteneva alla famiglia Cipriani Benedetti, con due splendide finestre a sei archi.
La Porta Aenea:
Porta maridionalis era il suo nome nel periodo romano. Essendo la porta che, secondo le ipotesi sull'aspetto originale della facciata meridionale del palazzo, era bagnata dal mare, si distingue del tutto dalle altre tre porte.
Č di dimensioni piu' modeste per la sua funzione d'accesso al mare, dal primo piano attraverso i sotterranei. Accanto al nome rinascimentale di Aenea-Bronzea, aveva anche l'attributo di Sicura perche' garantiva la fuga via maris
in caso di attacco al palazzo. Grazie ad una restaurazione parziale, gli autentici blocchi della porta testimoniano ai visitatori la loro impermeabilita' in quasi duemila anni di vita. Oggi la „piccola“porta e' diventata la principale
perche' i turisti la attraversano per iniziare le loro visite guidate e, passando per le sale sotterranee, raggiungono la parte centrale del palazzo.
Vestibul:
Esternamente quadrangolare, internamente a pianta circolare, il Vestibolo, antico ingresso alle sale imperiali, anche oggi ci appare monumentale. E quanto dovette affascinare nella sua completezza originaria: nicchie semicircolari
con statue, grande cupola coperta dal luccicante mosaico policromo di cui ci fa testimonianza Marko Marulic nel suo manoscritto del XVI secolo, biancore del muro arrotondato. Attraverso il Vestibolo si entrava dal Peristilio nella
parte residenziale del palazzo. Č difficile immaginare che, fino a un po'piu' di mezzo secolo fa, vi si abitava, vi si allevavano le galline e coltivavano gli orti. A sud est del Vestibolo si trova un quartiere medievale con il
palazzo piu' antico, del primo romanico, risalente al X secolo. Appoggiato allo stesso Vestibolo, l'antico palazzo oggi ospita uno dei piu' bei e piu' premiati alberghi chiamato appunto Vestibul. Dirimpetto ad esso, nella vecchia
chiesa di Sant'Andrea costruita nel VII secolo al posto delle stanze imperiali, e' stato aperto il Museo Etnografico. Le stanze imperiali purtroppo non sono conservate ma le sale sotterranee ne sono la copia fedele per cui e' facile
determinare dove si trovavano il triclinio, la cucina, il gineceo, le terme... Seguendo i resti del Criptoportico, la passeggiata imperiale, si raggiungevano le stanze occidentali tra le cui dominava la biblioteca. Nella parte sud
occidentale del palazzo erano situate le stanze dell'imperatore insieme alle terme che oggi si trovano all'interno dell'hotel Slavija.
Il Tempio Di Giove:
Il famoso archeologo scozzese Robert Adam lo riteneva uno dei piu' bei monumenti d'Europa. Nel tempio a pianta rettangolare si celebrava il culto di Giove. Riposa su un podio rialzato e davanti alla cella del tempio si erigeva un
pronao a sei colonne. Le immagini in rilievo sul portale, cosi' come la volta a botte cassettonata hanno esercitato influsso sull'architettura del primo rinascimento di Andrija Alessi e Nicola Fiorentino a Trogir (Trau').
La trasformazione del tempio in Battistero avvenne in epoca tardo antica. La cripta sottostante fu consacrata a San Tommaso. Al suo interno, all'inizio del XIII secolo, venne collocato il fonte battesimale formato dai plutei dell'altare
(XI secolo) che originariamente si trovavno nella cattedrale. Il rilievo di una delle lapidi raffigurante un re croato (Petar Krešimir IV o Zvonimir) e' la prima raffigurazione medievale di un sovrano europeo in una scultura in pietra.
Il Battistero oggi e' dominato dalla scultura secessionista di San Giovanni Battista, al quale il tempio deve il proprio nome, opera di Ivan Meštrovic. Davanti al Battistero e' collocata una delle sfingi di granito completamente o
parzialmente conservate, che Diocleziano fece portare dall'Egitto. Il Battistero si apre ai visitatori a pagamento.
Il Peristilio:
Il Peristilio, piazza centrale del palazzo intorno alla quale si trovavano piu' templi, era dedicato all'imperatore Docleziano, al culto del figlio vivente del Giove. L'imperatore appariva sotto l'arco dell'architrave della parte centrale
del protiro, i suoi sudditi gli si avvicinavano e inginocchiati baciavano i lembi del suo mantello purpureo oppure gli si prosternavano davanti restando bocconi con tutto il corpo prostrato sul pavimento. Il colore rosso delle colonne
granitiche sottolineava la sua funzione cerimoniale. Infatti, dai tempi di Diocleziano la porpora divenne il colore dell'imperatore. Dopo la costruzione della nuova piazza cittadina con palazzo municipale (Pjaca) nel XIII/XIV secolo,
il Peristilio divenne il centro religioso. Oggi, dalla parte occidentale, e' chiuso dai palazzi delle famiglie nobili spalatine dei Grisogono, dei Cipci e degli Skocibušic, accostati alle sue colonne e archi autentici. Con il loro stile
architettonico gotico e rinascimentale, anche questi palazzi sono diventati importanti monumenti della citta'. Grazie alla sua particolare bellezza e insolita acusticita', il Peristilio e' diventato palcoscenico teatrale, idela per la
rappresentazione di classici dell'opera lirica oppure opere della letteratura classica. Innanzitutto, il Peristilio e' un palcoscenico su cui si svolge la vita cittadina. Sorseggiare un caffe' sugli scalini che corrono tutt'intorno al
peristilio e' un'esperienza unica, uno stretto contatto dell'uomo moderno con patrimonio dell'antichita', non solo romana, bensi' anche quell'egizia, visto che sul Peristilio veglia la sfinge che, nonostante i suoi 3500 anni, e' ancora
ottimamente conservata ed e' un fedele testimone della storia della citta'. Non e' da stupirsi che papa Giovanni Paolo II in questo posto abbia detto incantato: „Dio mio, quanti piedi hanno calcato questa piazza“ cosi' come non stupisce
che gli spalatini ripetano sempre che il Peristilio e' centro di Spalato e del mondo intero.
I Sotterranei:
I sotterranei del palazzo di Diocleziano sono uno dei meglio conservati complessi antichi di questo genere e, in gran parte, proprio grazie ad essi il nucleo storico di Spalato nel 1979 e' stato inserito nell'elenco dell'UNESCO. La loro
funzione originaria era quella di innalzare i sovrastanti spazi degli appartamenti dell'imperatore, ma servivano anche come magazzini del Palazzo. Visto che le sale sotterranee ripetevano in pianta la disposizione delle stanze del piano
superiore, oggi ci permettono di ricostruire l'aspetto delle sale imperiali. Nel primo Medioevo una loro parte fu destinata a fini abitativi, mentre in una delle sale sono state ritrovate parti di un frantoio per la produzione di olio e
di vino che vi e' esposto anche oggi. Con le costruzioni e ricostruzioni al piano superiore i sotterranei diventarono pozzo per rifiuti delle case sovrastanti. Verso la meta' del XIX secolo, il primo conservatore museale spalatino e croato,
l'architetto Vicko Andric, ideo' ed inizio' l'opera di risanamento delle sale sotterranee. La maggior parte degli spazi sono stati scavati e ricostruiti fino agli anni '60 del secolo scorso, solo la parte orientale e' stata aperta al pubblico
relativamente di recente, nel maggio del 1995. Nelle sale sotterranee oggi si entra attraverso la Porta Aenea, dalla Riva, oppure per la scalinata del Peristilio. Č un luogo sempre pieno di vita dove si allestiscono regolarmente mostre pittoriche
e scultoree, si rappresentano spettacoli teatrali, si organizzano fiere come la tradizionale Fiera internazionale floreale, eventi gastrologici ed enologici e altre manifestazioni sociali e culturali. La sala centrale serve da principale
comunicazione tra la Riva e il Peristilio e vi si possono comprare diversi souvenir di valore. Altre sale dei sotterranei sono aperte alle visite turistiche come una delle maggiori attrazioni della citta', spesso, accanto al Peristilio,
considerata il sinonimo del Palazzo di Diocleziano.
Fortezza di Kliss
Una ventina di minuti a nord di Spalato c’e' uno dei luoghi sottomessi da Khaleesi. La fortezza di Klis, nel corso della serie “Il trono di spade”, ha interpretato il ruolo della citta' di Meereen. Dall’alto della fortezza si gode d’un
incantevole panorama su Spalato, Solin e Kaštela (Castelli) e sulle isole di Brac (Brazza), Šolta (Solta), Hvar (Lesina) e Vis (Issa). La chiesa parrocchiale s’erge nella parte piu' antica di Klis, ai piedi della fortezza. Si tratta d’una
basilica a tre navate, vecchia oltre un secolo e dalle dimensioni imponenti. Riccamente decorata, vanta affreschi raffiguranti motivi biblici e storici nazionali e locali. Ad una decina di chilometri da Klis vi segnaliamo un gioiello del
mondo ipogeo del Carso dalmata: la grotta Vranjaca, ricca di decorazioni fantasmagoriche e di sale ipogee di straordinaria bellezza.
Trogir
Trogir (Trau'), il centro della Riviera di Trogir, una piccola citta' con incirca 13000 abitanti, e' situata nel cuore di Dalmazia, 20 km ad ovest della citta' di Spalato. Vicino si trova la strada turistica di Adriatico e Trogir e' anche
ben collegato con i luoghi vicini: Kašteli, Solin, centro grande - Spalato, e comuni piccoli: Seget, Marina e Okrug gornji (sull'isola di Ciovo), che una volta erano la parte di questa Riviera. Frequenti collegamenti di autobus con dintorno,
fanno Trogir disponibile da tutti i parti, come pure con gli altri centri grande Croati. La linee di traghetto verso Spalato e vicine isole Drvenik grande e Drvenik piccolo, sono anche molto buone, soprattutto durante la stagione estiva.
Nelle vicinanze c'e' anche l'aeroporto che collega la citta' con il mondo intero.